Pioggia d'estate

Simona Masini

15 luglio
Fonte: www.comedonchisciotte.org
Link: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=2310

In queste ultime settimane l’afa è opprimente. Cosa non darei perché un bell’acquazzone spazzasse via almeno un po’ di questo caldo che lascia senza fiato! D’estate la pioggia cade quasi accarezzandoti, la brezza fresca abbraccia il tuo corpo affannato, il profumo della terra bagnata arriva ai tuoi sensi inebriandoti.

“Pioggia d’estate”. Questo il nome del genocidio in atto a Gaza. Davvero di pessimo gusto.

“Gli faremo cadere il cielo addosso”

“Gaza deve scomparire”

Alcune delle frasi del governo israeliano che, usando la scusa della cattura di un soldato, sta commettendo quello che chiunque dotato anche di un unico neurone libero da faziosità non stenterebbe a chiamare CRIMINE CONTRO L’UMANITA’.

In cambio del soldato rapito, i palestinesi chiedono la liberazione di 1000 tra donne e bambini (secondo la loro legge, gli israeliani possono incarcerare palestinesi dai 12 anni in su e riservargli lo stesso trattamento degli adulti: la tortura).

In TV hanno mostrato l’immagine della cattura di un gruppo di palestinesi: nessuno si è domandato – almeno - se è normale bendare un prigioniero?

E che dire del “ancora un raid israeliano a Gaza: 12 morti” e subito aggiungono: “le vittime erano miliziani di Hamas”.

Ma quanti miliziani ha Hamas! A parte il fatto che non è vero (…non possono mica raccontare che stanno massacrando la popolazione civile! Sarebbero antisemiti!), è così scandaloso che un popolo occupato da sempre, privo di un esercito regolare, abbia dei resistenti? Siamo tutti figli e nipoti della Resistenza Italiana, appena eleggono un senatore a vita o un presidente della repubblica si puntualizza immediatamente che è stato un partigiano e i partigiani delle altre resistenze li chiamiamo terroristi??

Una sera, mentre facevo zapping, capito sul tg5 e rimango di stucco (più del solito, intendo): “Mimosa Martini in diretta da…..Israele”! Come “in diretta da Israele”??

Le immagini erano di Gaza (le stesse del tg3), da dove parlava Mimosa Martini?

Non importa. Evidentemente, a tracciare i confini ci ha pensato Rossella: tutta quell’area è Israele!

Gaza senz’acqua, senza elettricità, cibo razionato, farmaci centellinati.

Distrutti i ponti, le vie di comunicazione, le centrali idroelettriche, l’università, le scuole, un orfanotrofio, le sedi dei ministeri, le abitazioni civili; valici chiusi, decine e decine di palestinesi bloccati al valico di Rafah – chiuso dal 25 Giugno - in fuga verso l’Egitto e costretti a rimanere lì, non possono andare in Egitto e non possono più tornare a casa perché l’esercito di occupazione israeliano glielo impedisce e, comunque, molti di loro non hanno più una casa perché gliel’hanno distrutta i bombardamenti.

Ieri il numero dei morti per il caldo e gli stenti al confine tra Gaza e l’Egitto è salito a 4.

Uno di questi era un ragazzino di 15 anni appena tornato dal Cairo dopo un intervento al cuore.

Quanti morti in quasi 3 settimane? Non lo so, ho perso il conto.

La media esatta dal 30 Giugno al 12 Luglio è di 6,833 morti al giorno (dati del ministero della sanità palestinese: 82 morti – 22 erano bambini - e 217 feriti dal 30 Giugno al 12 Luglio).

Nonostante la difficoltà a raccoglierli, visto che sparano sulle ambulanze, gli ospedali sono pieni di feriti, molti gravissimi e senza farmaci né elettricità per i macchinari d’emergenza è come se fossero già morti.

Non c’è più posto per i cadaveri, che vengono lasciati in strada: è caldo e manca l’acqua, cosa pensate che accadrà? Non ci sono farmaci, figuriamoci vaccini!

Manca il tempo per seppellirli tutti perché i bombardamenti non finiscono mai.

C’è poco tempo per piangere i propri cari, i propri figli, le madri e i padri uccisi. Bisogna scappare e farlo in fretta.

A Gaza non si mangia, non si beve e non si dorme.

I carriarmati e i bulldozer sono dappertutto. Hanno rioccupato anche le aree delle ex colonie ebraiche, arrivano con gli aerei assordando e stordendo la popolazione oltrepassando il muro del suono e poi bombardano, bombardano…

Sparano su tutto: giornalisti, ambulanze, infrastrutture civili essenziali; spazzano via case, campi, scuole, ospedali.

La popolazione è terrorizzata, i bambini sotto shock.

Dopo le stragi di metà Giugno, la Resistenza Palestinese ha rapito un soldato israeliano: Abu Mazen condanna.

Inizia un’invasione senza precedenti: Abu Mazen condanna.

Hamas chiede alla polizia e alle forze di sicurezza palestinesi di sparare contro l’esercito israeliano: Abu Mazen ordina di non sparare.

Qassam contro drones, carriarmati, bulldozer, F16, elicotteri Apache: Abu Mazen condanna il lancio di Qassam.

Hamas chiede il cessate il fuoco ad ambo le parti: Olmert rifiuta e affonda senza pietà “Non si tratta con i terroristi! Lo stato d’Israele ha il diritto di difendersi!”

Il Ministro egli Esteri palestinese aveva ottenuto dalla Lega Araba, sempre più indifferente, la presentazione di un documento presso il consiglio di sicurezza internazionale in cui chiede la fine dell’aggressione israeliana e uno scambio di prigionieri: Abu Mazen rinnega il ministro del governo democraticamente eletto e dichiara che l’unico rappresentante palestinese all’estero è Qaddoumi, segretario di Fatah.

Qualche giorno fa, il ministero della sanità palestinese ha reso noto uno studio condotto di recente su strane lesioni riscontrate su civili rimasti feriti durante uno degli attacchi condotti da Israele a Gaza il 10 Luglio scorso.

Si tratta di ferite da schegge di proiettili sulla cui superficie sarebbero state ritrovate tracce di sostanze chimiche radioattive.

Le schegge, entrate nella carne, provocherebbero ustioni estese verso l’interno fino a raggiungere e distruggere gli organi e i tessuti ossei. Non è stato possibile curare queste ferite e i medici sono ricorsi all’amputazione degli arti, ove possibile.

Il ministro ha chiesto alla comunità internazionale l’invio di una commissione medica per valutare le ferite e accertare l’uso di armi chimiche e radioattive da parte di Israele.

Già circa 3 anni fa l’Islamic Association of Palestine (con sede negli Usa) aveva ipotizzato l’uso di armi chimiche contro la popolazione palestinese, in particolare gas di un singolare colore paglierino che avrebbero provocato attacchi epilettici, anche a distanza di tempo, a chi li aveva inalati.

Purtroppo, nel dicembre 2004, un’associazione ebraica statunitense li ha denunciati per antisemitismo e per “collegamenti con un gruppo terroristico” e ha ottenuto che il loro sito web fosse oscurato. Il “gruppo terroristico” in questione, manco a dirlo, è Hamas.

Circa una settimana fa, dopo una sorta di “nota di demerito”, l’Onu ha chiesto più volte di poter inviare osservatori. Niente da fare. Nessun testimone. I giornalisti di al-Jazeera, uno dei target più gettonati, lo sanno bene.

Il gruppo pacifista israeliano Gush-Shalom, con un comunicato stampa urgente del 7 luglio scorso, si è rivolto all’Unione Europea perché intervenga con una forza d’interposizione a Gaza e in Cisgiordania. Ma l’Europa non risponde, la paura di scontentare i suoi pessimi amici è davvero troppa. E io che, quando ho pagato le 94.000 lire di tassa per “entrare in Europa”, ho masticato amaro ma ho pensato: “Bhè, forse la sudditanza nei confronti degli Usa diminuirà un pochino”. Illusa!

In Cisgiordania hanno arrestato decine di ministri e parlamentari di Hamas e centinaia di civili (detenzioni amministrative).

La popolazione è insorta, sciopero generale a Gerusalemme Est, manifestazioni sedate con la forza un po’ ovunque.

Espulsi da Gerusalemme e requisite le proprietà ad avvocati e personalità legate ad Hamas. Checkpoits dappertutto, Tulkarem, Jenin, Hebron assediate: alcuni morti e molti feriti. Nablus sigillata: imposto a tutti i cittadini al di sotto dei 35 anni il divieto di lasciare la città.

Nonostante l’incredibile dispiegamento di uomini e mezzi – ma in Cisgiordania possono contare anche sulla loro forza paramilitare: i coloni – per la sua opera di sterminio a Gaza e in Libano, Israele riesce senza problemi a proseguire la costruzione del muro dell’apartheid passando letteralmente sopra ai manifestanti palestinesi, internazionali e israeliani contro l’occupazione.

Durante l’assedio a Gaza, gli spazi aerei siriano e libanese erano stati violati più volte da Israele.

Alle proteste, Olmert ha sbraitato insulti.

2 soldati israeliani rapiti dagli Hezbollah libanesi (ricordiamoci che Israele occupa ancora oggi la parte più a sud del Libano e le Alture del Golan siriane).

La colpa è di tutti: Libano, Siria, Iran…Israele bombarda il Libano.

Distrugge le centrali elettriche, i ponti, i cavalcavia, le strade vicino a Beirut. Bombarda anche l’aeroporto (che viene chiuso e bollato come centro di smistamento armi), la periferia e il sud del Libano: più di 40 morti, tutti civili, 15 bambini.

Distrutta la strada di collegamento con Damasco.

Gli Hezbollah rispondono lanciando katyusha contro le città israeliane a ridosso del confine libanese e provocano 2 morti (una donna e un bambino israeliani) e 120 feriti lievi.

Israele, forte dei suoi 2 morti civili, urla il suo sacrosanto ed esclusivo diritto a difendersi e fa strage: più di 70 morti in 48 ore (e mentre sto scrivendo sono le 8.25, quindi il numero è destinato a salire…).

Le reazioni:

Bush: “Israele si difenda, i terroristi non vogliono la pace”

Canada: condanna il Libano per il rapimento di 2 soldati israeliani.

Unione: critica l'uso sproporzionato della forza da parte di Israele (capito? "critica") Olmert: “Spazzeremo via gli Hezbollah”

D'Alema: ieri "condanna duramente la politica dei rapimenti di cittadini e soldati israeliani come strumento politico" e chiede "l'immediata liberazione dei prigionieri e invita Israele, riconoscendo il suo legittimo diritto all'autodifesa, di dare prova di moderazione"

Oggi si limita a dire che "Israele sta esagerando"

Rice: "I palestinesi liberino il soldato israeliano" e "condanna il rapimento dei 2 soldati israeliani da parte degli Hezbollah. Questa azione minaccia la stabilità della regione ed è contraria agli interessi dei popoli israeliano e palestinese. Accusa Iran e Siria.

"Israele ha diritto a difendersi"

Proprio ieri la Regione Lazio ha firmato il contratto “Lisite” (Lazio e Israel Sharing Innovation Technology Experience) con il Centro industriale israeliano per la ricerca e lo sviluppo (Matimop) per una collaborazione nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico.

In Inghilterra, The Guardian ha pubblicato una lettera firmata da 30 personalità inglesi – primo firmatario il sindaco di Londra – che chiedono al governo la fine della complicità in questo massacro, il ripristino degli aiuti alla Palestina e il riconoscimento del governo palestinese. Sempre in Inghilterra, 300 ebrei hanno affittato l’intera pagina di un quotidiano chiedendo: “Cosa sta combinando Israele??”

La stampa italiana, tranne rare eccezioni, è unanime nel limitarsi a ribadire il diritto alla difesa di Israele (e solo di Israele, evidentemente); al solito noto la palma d’oro: dalle pagine del Corriere della sera si piagnucola che: "Israele è costretta a difendere la sua esistenza" (Magdi Allam).

Nella notte, grazie al veto degli Usa, bocciata una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiedeva la fine dell’assedio di Gaza.

Il sole è alto, non c’è una nuvola, ma questa pioggia d’estate sta incenerendo il Medio Oriente.

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