Diffamazione continua

Comunicato stampa di Moreno Pasquinelli

Ancora una volta c'è lavoro per i nostri avvocati. Entro un paio di giorni essi sporgeranno infatti querela per calunnia contro tal Gianluca Preite per le affermazione da egli rese ai Pm romani e pubblicate oggi da alcuni quotidiani. Secondo questo stravagante personaggio il Campo Antimperialista, ed io in quanto dirigente, saremmo "dietro" al sequestro della giornalista e compagna Giuliana Sgrena (sic!). Come se non bastasse, a questa accusa farneticante, il Preite ne aggiunge un'altra, davvero esilarante, secondo cui noi avremmo ordinato, dall'Italia, "di sparare contro l'auto su cui viaggiavano la giornalista del Manifesto e il funzionario del Sismi Nicola Calipari" (doppio sic!!).

L'assurdità delle accuse non sminuisce la loro gravità: si cerca con ostinazione di punire e criminalizzare il Campo Antimperialista per la nostra ferma difesa della Resistenza irachena che si va consolidando e dà filo da torcere agli occupanti e la quale, come abbiamo puntualmente precisato, non ha nulla a che fare con sequestri e assassini di giornalisti amici e pacifisti. Per quanto riguarda il sequestro delle quattro guardie private italiane è infine universalmente noto il nostro impegno, assieme al leader della Resistenza (ora non a caso desaparecido dopo essere stato catturato dagli americani) Jabbar al-Kubaisi, affinchè il gruppo guerrigliero li rilasciasse in segno di amicizia verso il popolo italiano che era contro l'aggressione angloamericana e non ha mai condiviso la decisione del governo Berlusconi di partecipare all'illegale e criminale occupazione dell'Iraq.

Moreno Pasquinelli

6 aprile 2005


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