Deutsche Building: lo “zombie” dell'11 settembre

di Paolo Jormi Bianchi

Fonte: Megachip
20 agosto 2007


Il grattacielo della Deutsche Bank, al 130 di Liberty Street, Lower Manhattan, l'11 settembre del 2001 è stato colpito dalle macerie delle Twin Towers che si polverizzavano in una immensa nube di polvere di amianto e cemento. Quella della Deutsche non dev'essere una torre molto amata dalle assicurazioni, visto che 6 anni dopo quell'attentato, è stata di nuovo devastata. Uno spaventoso incendio l'ha bruciata per la lunghezza di oltre 10 piani ( vedi il video Ansa ), e sono morti altri due pompieri del New York Fire Department, dopo che centinaia di loro avevano già perso la vita il 9-11. Ovviamente il Deutsche non è crollato, perché si sa, gli incendi non possono far crollare i grattacieli. Solo la versione ufficiale dei fatti del 9-11, ogni giorno più ridicola, continua a sostenere che l'11 settembre del 2001 l'Edificio 7 del World Trade Center, non colpito da nessun aereo, sia crollato a causa del fuoco…

Ma su questo argomento torneremo tra qualche riga.

Dopo gli attentati del 2001, tutti i grattacieli del complesso, seriamente danneggiati dalle macerie cadute dai 400 metri di altezza delle torri, erano stati esaminati dagli ingegneri civili che dovevano valutare quali edifici fossero recuperabili e quali dovessero essere invece demoliti. La torre della Deutsche Bank era risultata gravemente danneggiata, ma non al punto di dover essere demolita. In teoria poteva riprendere vita, nonostante avesse un buco alto 24 piani nella pancia. Ma era sorto subito un problema: era letteralmente intrisa di sostanze nocive, tra cui in particolare l'amianto, che era penetrato in ogni singolo interstizio dei pannelli, delle vetrate, delle lamiere che ricoprivano la facciata esposta alla nube di polvere finissima, quanto velenosa, sprigionata dal collasso delle torri. Le torri avevano avvelenato il Deutsche Building, avvelenato il suo tetto, avvelenato il suo impianto di aerazione, avvelenato i suoi muri, i suoi pavimenti. Non era tecnicamente possibile pulirlo, non c'era verso. Ma era anche impossibile demolirlo con il comune metodo delle esplosioni controllate, perché gli esplosivi avrebbero sparso nell'aria di Manhattan, per l'ennesima volta, quelle polveri velenose.

Poi sono arrivati i resti umani.

Dita. Pezzetti d'ossa provenienti da diverse parti del corpo umano. Resti mummificati. Li hanno trovati alcuni addetti alle pulizie sul tetto della torre ad aprile 2006. Prima 300 reperti, poi la conta è arrivata a 800 unità. Sono i resti delle vittime delle torri, stritolate durante i crolli e lanciate in tutte le direzioni intorno al luogo del disastro, assieme alle travi d'acciaio e al contenuto degli uffici. Molti resti erano finiti sul tetto di quell'edificio e nessuno, per anni, se ne era accorto. Questo la dice lunga sulla perizia forensica dell'Fbi e sulla sua affidabilità, dato che sostiene di aver trovato il passaporto di un dirottatore nelle macerie di Ground Zero , ma ha dimenticato quasi un migliaio di resti umani sul tetto di un palazzo dell'area. Resta il fatto che nessun horror cinematografico ha mai raggiunto la perversione della realtà, in questo caso.

I Newyorchesi hanno presto cominciato a parlare del Deutsche come de “il fantasma del 9- 11” . Nero, fuligginoso, disabitato, incombeva come una lapide velenosa su Ground Zero. Ricordava a tutti, ogni volta che sollevavano la testa, cosa era successo all'inizio di questo disperato secolo. Non poteva essere cancellato di colpo, andava smantellato lentamente, pezzo per pezzo, facendo attenzione a non spargere polvere nell'aria. L'opera di smantellamento era iniziata quest'anno. E siamo arrivati ai giorni nostri, con l'incendio di ieri, 15.30 ora locale.

Ma qui vogliamo fare una precisazione. Non siamo d'accordo con i cittadini della Grande Mela. Il Deutsche non è un fantasma. E' uno zombie. Tecnicamente un “non morto”, il suo corpo è fisicamente presente in questo mondo, e continua a stare in piedi nonostante ogni colpo che gli venga inferto. Puoi fargli di tutto, ma non può morire. L'11 settembre le macerie della torre sud hanno aperto uno squarcio di 24 piani sulla sua facciata e distrutto la sua lobby. Ma non è crollato. Quel giorno sono divampati incendi al suo interno, ma il sistema antincendio li ha spenti. Non è crollato. Ulteriormente danneggiato proprio dal suo sistema antincendio, che il 9-11 lo ha inondato di tonnellate d'acqua, preda dell'incuria del tempo, parzialmente smantellato e privo di manutenzione da 6 anni, è stato ieri colpito da un tremendo incendio che a detta di tutte le news ne ha divorato velocemente 10 piani, causando la morte di 2 pompieri e il ferimento di altri 5. Ma non è crollato.

Non ci sono dubbi, siamo di fronte ad un mostro degno della fantasia di Stephen King: ecco il Deutsche Building, il grattacielo zombie.

L'Edificio 7 del World Trade Center (foto a destra) disgraziatamente era un edificio normale, privo di superpoteri occulti. La versione ufficiale sui fatti del 9-11, che non va assolutamente criticata, pena la giusta accusa di essere dei nazi-negazionisti psicotico-fanatici, sostiene brillantemente infatti che l'Edificio 7 sia crollato l'11 settembre a causa degli incendi divampati al suo interno e dei danni subiti dopo che alcune macerie delle torri lo hanno colpito.

Per far educatamente notare che la storia del crollo dell'Edificio 7 non aveva nessun senso, alcuni coraggiosi dediti ad una pericolosa forma di giornalismo (che si rifiuta di fare da passacarte tra autorità e pubblico, ma ficca sempre il naso nella busta che gli danno da consegnare) hanno puntato il dito su incendi di altri grattacieli con struttura in acciaio avvenuti nel passato, ne citiamo solo tre:

L'incendio di Madrid di febbraio 2005 alla Windsor Tower . 32 piani, era ancora in costruzione quando è bruciata per 20 ore consecutive senza che la struttura centrale cedesse.

L'incendio di Caracas in Venezuela di ottobre 2004 al Parque Central Complex . Torre di 56 piani con struttura in acciaio. E' bruciata per più di 12 ore dal 34° al 44° piano. Ma non è crollata.

L'incendio di Philadelphia del One Meridian Plaza . Torre di 38 piani, ha preso fuoco a febbraio del 1991. L'incendio è partito dal 22°, piano bruciando per 18 ore e coinvolgendo 8 piani. La torre non è crollata, anche se le autorità di Philadelphia hanno parlato de “l'incendio più rilevante del secolo”.

Altri esempi di incendi di grattacieli sono qui .

Lasciamo da parte l'ironia sugli edifici zombie e parliamo seriamente, adesso. Quanto è accaduto con il Deutsche Building a Manhattan è l'ennesima prova che la spiegazione che ci è stata data del crollo dell'Edificio 7 fa ridere i polli. I grattacieli non cadono per gli incendi. E il caso del Deutsche è ancora più imbarazzante per chi si ostina a difendere la versione ufficiale dei fatti dell'11 settembre, non solo perché il Deutsche si trova nello stesso teatro e nelle stesse condizioni ambientali di quell'Edificio 7 che ha sfidato ogni legge della fisica crollando a causa di qualche fiammella all'interno, ma soprattutto perché il Deutsche era stato danneggiato anch'esso, come è avvenuto al numero 7, dalle macerie delle torri. Il Deutsche aveva subito 24 piani di squarcio nella facciata e la sua lobby era stata distrutta, e nessuno può più sostenere che si facciano paragoni che non stanno in piedi. A non stare in piedi sono solo coloro che si arrampicano sugli specchi pur di difendere l'indifendibile.

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