GEAB (Global European Anticipation Bulletin) n. 67

Crisi sistemica globale / Ottobre 2012
L'economia mondiale è risucchiata in un buco nero
e la geopolitica globale è incandescente:
i sette fattori chiave di un doppio shock senza precedenti

LEAP2020 - Laboratorio Europeo di Analisi Politica

Fonte:
in inglese GEAB
in francese GEAB
Traduzione italiana di Massimo Rivolo da: i-nurse.it
16 settembre 2012


Come anticipato dal LEAP/E2020 dalla fine del 2011, la fine dell’estate 2012 segna l’inizio di un rinnovamento per Eurolandia, con l’emergere di una dinamica positiva alimentata da due fenomeni: da una parte l’istituzione progressiva di strumenti operativi molto discussi e decisi negli ultimi 18 mesi e dall’altra la scintilla visionaria fornita dai cambiamenti politici di questi ultimi sei mesi che hanno inserito il futuro a medio/lungo termine della zona euro al centro del processo decisionale.

L’evoluzione dell’euro di queste ultime settimane offre una perfetta illustrazione del problema (1). Detto questo, l’Europa entrerà in recessione nei prossimi 6-12 mesi a venire, quindi l’unica buona notizia che abbiamo annunciato nel GEAB N° 66 di giugno 2012 è tutt’altro che miracolosa. In un certo senso, è proprio il contrario, dal momento che non è più possibile nascondere dietro la scusa della “crisi dell’Euro e della Grecia” lo stato tragico dell’economia globale. Più Eurolandia si muoverà in modo costruttivo, più si rivelerà il carattere “Potemkinien” (2) della “salute” delle economie statunitensi, cinesi, giapponesi, brasiliane …. L’albero non può più nascondere la foresta, nel senso che tutte le principali economie entreranno in recessione o rallenteranno la crescita, facendo entrare il pianeta socio-economico e finanziario in un buco nero.

Nel frattempo, l’estate del 2012 ha segnato una maggiore accelerazione del dislocamento geopolitico mondiale con il conflitto siriano che sta diventando sempre più pericoloso per il Medio Oriente e per il mondo (3), la tensione israelo-iraniana pronta ad esplodere in qualsiasi momento e la prova generale del potere declinante degli Stati Uniti – dal Mare della Cina all’America Latina, passando per l’insieme del mondo musulmano. Il mondo strategico-militare è incandescente come mostrato d’altra parte dalla ripresa delle massicce vendite di armi a livello mondiale, con gli Stati Uniti che forniscono l’85% del totale (4).

Evoluzione delle vendite di armi in tutto il mondo e dei principali esportatori (2010-2011)
Fonte New York Times, 08/2012

Per queste ragioni, il LEAP/E2020 mantiene la sua Red Alert del giugno 2012, e stima che entro la fine di ottobre 2012, l’economia globale sarà risucchiata in un buco nero su un fondo geopolitico incandescente. Basti dire che le prossime settimane, secondo il nostro gruppo, porteranno il pianeta in una tempesta di crisi e di conflitti senza precedenti.

Così, in questo numero N° 67, il LEAP/E2020 elenca i sette fattori chiave di questo duplice shock senza precedenti nella storia moderna …
Inoltre, questo numero del GEAB 67 comprende una anticipazione dell’impatto cumulativo della crisi e di Internet sul commercio al dettaglio in Europa, prevedendo una perdita di 2,5 milioni di posti di lavoro entro il 2015.
Questo numero introduce anche una serie di tre anticipazioni circa i rischi di disordini sociali in Europa, negli Stati Uniti (GEAB N ° 68) e in Cina (GEAB N ° 69). Abbiamo deciso di iniziare con l’Europa che, secondo i nostri ricercatori dovrebbe conoscere “il tempo dei disordini nel primo semestre del 2013“, ovviamente con grandi differenze tra i paesi europei.
D’altra parte, trovate in questo numero 67, i due Indici GEAB, vale a dire l’indice GEAB $ e il nuovo indice GEAB €. Essi appaiono ora tre volte l’anno.
E naturalmente, si trova il GlobalEurometre che dà impulso alle aspettative dei cittadini europei su questioni fondamentali.
I nostri consigli per questo mese comprendono le valute ($, £, €, Yen, Yuan), l’Oro, i prodotti energetici e alimentari e le assicurazioni sulla vita.
Infine, troverete a scopo informativo il programma del 3° seminario Euro-BRICS organizzato dal LEAP a Cannes, in collaborazione con la MGIMO, il 27/29 settembre 2012, e la speciale offerta GEAB abbonati per la formazione on-line sull’anticipazione politica organizzata dal nostro partner FEFAP.

All’incrocio dei sette fattori chiave del doppio shock delle settimane a venire si trova la fine dolorosa dell’anestesia degli Stati Uniti.

Perché si tratta veramente di questo. Come abbiamo più volte sottolineato nel GEAB, gli Stati Uniti dall’inizio di questa crisi hanno rifiutato di affrontare la realtà (5) con un crescente utilizzo di fuochi d’artificio finanziari, monetari, … (e militari) per tentare di attenuare le conseguenze della crisi. Eppure, nella tarda estate 2012, tutto questo risulta inefficiente, nonostante le migliaia di miliardi di USD gettati in quello che sembra essere un pozzo senza fondo.

La prova migliore di tutto ciò, è la decisione della Fed del 13 Set 2012 di mantenere il suo programma “Twist” di riacquisto dei titoli del Tesoro con l’aggiunta di un programma senza limiti (di tempo e quantità) di riacquisto dei mutui immobiliari (40 miliardi di dollari / mese), allo scopo di rilanciare il mercato immobiliare statunitense e attraverso questo ultimo l’impiego e i consumi. La Fed è consapevole del fatto che questa decisione scatenerà forti opposizioni e conseguenze negative a livello internazionale. Ha esitato a tutti gli effetti, per mesi, prima di un nuovo QE3 (6). Ma per cercare di evitare un’implosione socio-economica e il crollo del mercato di Wall Street prima delle elezioni del novembre 2012 (7), nel tentativo di salvare la propria credibilità molto attaccata dai repubblicani, ha scelto un “Psychological Easing” piuttosto che una ” Quantitative Easing “.

Essa (FED) riveste sempre più, un ruolo fondamentale nel mercato immobiliare statunitense, continuando così a confondere il problema di liquidità e il problema di solvibilità. Le famiglie americane non hanno più soldi per comprare o costruire case (8). I tassi ipotecari non cambieranno nulla. Solo Wall Street per un certo tempo, potrà continuare a navigare a livelli record fino a che un “bel mattino” tutto crollerà di fronte alla consapevolezza che l’economia reale sta sprofondando nella depressione.

Tutti gli indicatori sono già in rosso: il lavoro non riparte, i posti di lavoro creati sono pagati ben al di sotto dei posti di lavoro persi (9), la povertà è esplosa in tutto il paese (10), … e le multinazionali degli Stati Uniti (11 ) hanno moltiplicato gli annunci della caduta dei profitti per la seconda metà del 2012 e del 2013, tornando ai livelli raggiunti nel 2008/2009, tipici della recessione (12).

Evoluzione del numero di famiglie americane che partecipano al programma di acquisto di prodotti alimentari (Food Stamps) (linea scura) e i benefici tratti (linea rossa)
(2009-2012) – Fonte: Zerohedge, 08/2012

L’impotenza attuale e futura del sistema politico degli Stati Uniti (13) nell’affrontare i suoi problemi di deficit (14) in combinazione al “sequestro” (15) del bilancio federale (16), i cui effetti si fanno già sentire in tutta l’economia degli Stati Uniti (come abbiamo anticipato nella primavera del 2012) (17), determinerà nelle settimane a venire una serie infinita di brutte notizie economiche (18) … in mezzo a sfide geopolitiche, sempre meno controllabili. Perché anche su questo fronte, l’anestesia, è finita!

E’ stato sufficiente un anno perché tutti gli effetti negativi dell’attacco occidentale contro la Libia nel 2011 si rivelassero: dall’assassinio dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Libia passando per le rivolte anti-USA in tutto il mondo musulmano, non si può francamente dedurre il successo di una politica di “sostegno” delle rivoluzioni arabe. La determinazione feroce della Russia e della Cina nel sostenere il regime siriano contro i tentativi di rovesciare i paesi occidentali e del Golfo (19) non solo ha rotto qualsiasi slancio positivo nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ma si è trasformata in una prova di potenza statunitense nel Medio Oriente. Infine, è l’intera Asia orientale e sud-orientale (Giappone, Taiwan, Filippine, Corea del Sud, …) che, attraverso molteplici conflitti in giro per le isole, sta testando la capacità degli Stati Uniti di affrontare la Cina (20), una potenza asiatica. E stanno valutando in tempo reale ciò che resta del potere statunitense nella regione. All’inizio del 2013, le loro conclusioni ricombineranno le alleanze attuali e ereditate dalla seconda guerra mondiale.

Anche il “cortile” degli Stati Uniti (secondo la dottrina di Monroe), vale a dire l’America Latina, ha iniziato a confrontarsi collettivamente con le multidecennali posizioni geopolitiche statunitensi: l’esclusione di Cuba dai forums trans-americani e in particolare la messa in discussione della guerra contro la droga e il sostegno dell’interventismo degli Stati Uniti in America Latina da oltre quaranta anni (21).

Citiamo ancora l’Europa come un aneddoto, in quanto la rapida integrazione di Eurolandia costituisce di fatto un’espulsione dell’influenza degli Stati Uniti nel cuore del progetto europeo. A partire dal 2013, il Fondo monetario internazionale (ossia Washington) non sarà certamente mai più invitato ad affrontare i problemi all’interno di Eurolandia, come avviene oggi con la Grecia. Persino in materia di difesa, l’annuncio a sorpresa di una possibile fusione BAE Systems – EADS, con EADS a larghissima maggioranza (22), mostra la fine di un’epoca in cui la difesa doveva essere transatlantica e il Regno Unito Unito il suo manager. Mentre il BAE Systems sta sopravvivendo autonomamente (23).

Evoluzione della diversificazione delle relazioni commerciali in America Latina – L’UE nel 2012 è diventata il principale partner del Mercosur – Fonte: Le Monde Diplomatique 07/2012

Note

(1) See previous GEAB issues.(2) See Wikipedia.(3) Source: Yahoo/Reuters, 15/09/2012

(2) See Wikipedia.(3) Source: Yahoo/Reuters, 15/09/2012

(4) Especially in the Persian Gulf. Source: New York Times, 26/08/2012

(5) Sources: New York Times;, 14/08/2012; Financial Sense, 24/08/2012

(6) Sources: CNBC, 14/09/2012; Market Watch, 29/08/2012

(7) La Fed ha quindi deciso in ultima analisi di sostenere Barack Obama, molto più vicino ad essa che la nuova ondata repubblicana. Non sorprende molto, dato che Mitt Romney ha annunciato che non avrebbe dato a Ben Bernanke un ulteriore mandato in ufficio in caso di vincita delle elezioni. Fonte: Market Watch, 23/08/2012

(8) Source: USAToday, 14/09/2012

(9) Sources: USAToday, 21/08/2012; al-Jazeera, 20/08/2012; New York Times, 31/08/2012

(10) Sources: USAToday, 23/08/2012; Bloomberg, 10/09/2012; Bloomberg, 05/09/2012

(11) E non sono gli unici. Anche l’industria dei beni di lusso, principalmente europei, sta cominciando a farsi prendere dal panico. Source: Yahoo/Reuters, 14/09/2012

(12) Source: Money News, 10/09/2012

(13) Source: Der Spiegel, 17/08/2012; USAToday, 20/08/2012

(14) Il deficit di bilancio è in crescita verso nuovi record. Source: ZeroHedge, 10/09/2012

(15) Tagli automatici nei bilanci della difesa e nella sanità.

(16) Un accordo non sembra possibile né su tagli automatici o alla fine degli sgravi fiscali. Source: CNBC, 11/09/2012

(17) Source: Reuters, 07/09/2012

(18) Da cui il danno crescente per la competitività commerciale, una delle priorità del presidente Obama. E, naturalmente, i numerosi downgrade del credito degli Stati Uniti… ma francamente, tutti lo sanno già, tranne i ciechi che accumulano buoni del tesoro US. Sources: Les Affaires, 11/09/2012; Market Watch, 14/09/2012; Market Watch, 14/09/2012

(19) Gli Stati Uniti sono sempre più dipendenti dal petrolio saudita. Source: New York Times, 16/08/2012

(20) Sources: Der Spiegel, 14/09/2012

(21) Source: CIP Americas Program, 14/08/2012

(22) Non deve essere confuso qui: il BAE Systems sta combattendo per la sua vita in questa operazione, non la EADS. Come abbiamo sottolineato nel GEAB N ° 66, il BAE Systems è una delle aziende che saranno fortemente colpite dalle riduzioni di bilancio del Pentagono, non solo perché il 20% del suo fatturato è con il governo degli Stati Uniti, ma anche perché è un società non americana, i suoi concorrenti statunitensi sarebbero, senza dubbio, messi completamente in disparte in questi anni di vacche magre. Il “rapporto speciale” Stati Uniti-Regno Unito è un debole delirio del quale David Cameron e George Osborne devono ancora parlare al pub di sera; ma non ha più la realtà da parte americana. Tuttavia l’altro cliente di grandi dimensioni di BAE Systems è il governo britannico, che ha massicciamente tagliato le sue spese militari. Di qui una questione di sopravvivenza per uno o due anni al massimo per la BAE Systems … e l’unica opzione possibile: l’Europa, o meglio Eurolandia con EADS.

(23) Source: The Telegraph, 14/09/2012

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