Crisi e opposizione, inizio di discussione

Man mano che la crisi di governo avanza, appare sempre più evidente che le forme di confronto con l'opposizione si misurano con le dichiarazioni del trio Prodi-Fassino - Rutelli con lo sfondo corale dei cespugli del centro-sinistra.

La sostanza delle dichiarazioni dell'opposizione non sta nei contenuti, ma nella disponibilità del centro sinistra a farsi carico del governo del paese per farlo uscire dalla crisi senza che ci venga spiegato come e su quale programma.

Dobbiamo ammettere che in questo contesto ci manca la fantasia bertinottiana che aveva il potere di far immaginare scenari fluidissimi laddove invece regnava la stagnazione. Stavolta Bertinotti dal ruolo di primadonna a cui ci aveva abituati è passato a svolgere il ruolo di comparsa. Quando la situazione si fa seria le parole non bastano.

Non basta neppure l'ironia antibertinottiana, che non fa certamente fare un passo avanti. Viene da dire: che fine hanno fatto i movimenti? Dove e come si sta sviluppando l'egemonia della sinistra in questa crisi? Possibile che non si è ancora capito che bisogna passare dai cortei del sabato sera alla lotta politica organizzata?

E' ora di mettere a nudo il ruolo subalterno della sinistra alternativa che vive dei suoi riti interni ed è incapace di misurarsi con la quotidianità dello scontro e di fatto ne delega ai moderati la rappresentanza.

R. G.

22 aprile 2005


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