L'Islam 'democratico' contro l'islam combattente

Il PRC scopre la propria vocazione occidentale

Due articoli in sequenza hanno aperto la campagna di Liberazione a favore dell'islamismo 'democratico'.

Il primo, a firma Guido Caldiron. riassume i risultati di una ricerca socio-statistica sull’Islam nel mondo effettuata dalla Pew Research di Washington, da cui risulta che la popolazione islamica nel mondo è di poco inferiore a quella cristiana, poco meno di due miliardi la prima e poco più di due miliardi la seconda. Gli autori della ricerca inoltre evidenziano la distribuzione degli islamici nel mondo per sottolineare che è ben diversa da quella che si usa credere abitualmente, cioè prevalentemente mediorientale, ma anche che gli islamici sono diventati minoranze consistenti in molti paesi tra cui quelli occidentali. Fin qui la statistica.

Ma qual è la considerazione politica che Caldiron ne trae? Il succo che ne ricava è che le minoranze islamiche che vivono in occidente possono formarsi in un clima di libertà e democrazia e con questa preparazione modificare gli orientamenti fondamentalisti che prevalgono invece nei paesi islamici che si oppongono all’imperialismo occidentale. Non si parla direttamente di lotta al terrorismo, ma il paragone viene spontaneo e non casualmente.

Il secondo articolo apparso su Liberazione in cui si riprende il discorso sulla ‘democrazia’ islamica riguarda il Marocco. Anzi, non si tratta di un articolo, ma addirittura di uno speciale sul Marocco, dal titolo "tra monarchia e riforme alla ricerca del nuovo volto". Si parla di un Marocco che, sotto la guida del re Hassan IV, vive una stagione di libertà e di occidentalizzazione. Non si parla, in questo contesto, della guerra in corso nel Sahara spagnolo, perché parlarne guasterebbe la festa, ma il leit motiv è sempre lo stesso: c’è un movimento democratico nell’Islam e a questo bisogna guardare. Come d’altronde in Iran col movimento verde.

Una volta tutto questo si chiamava socialimperialismo. La parola è passata di moda, ma il concetto rimane.

Erregi

11 gennaio 2010


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