I rincitrulliti del "mondo libero"

Asor Rosa che nel libro “fuori dell'Occidente”, espresse in bella forma letteraria l'ideologia della sottomissione all'imperialismo Usa e decretò, sempre in una bellissima forma letteraria, l'inanità delle rivoluzioni socialiste, ora, in occasione del 17° congresso del Partito comunista cinese, non perde l'occasione, ancora una volta, di deliziare le orecchie degli sterminatori d'oltreatlantico chiamando l'Occidente “libero” a boicottare le Olimpiadi di Pechino. Gli fa eco Veltroni (che forse supera lo stesso Fini in amerikanismo e filosionismo), il quale fa dire ad un suo portaborse “non capisco come si possa andare serenamente a Pechino a festeggiare le Olimpiadi”.

Nel 1905 Lenin accusò la borghesia europea di essere “il fedelissimo baluardo del potere zarista”. E' passato un secolo da allora, e la vocazione servile dell'Europa borghese verso il nuovo centro della reazione mondiale non è mutata. Ma con un'aggravante, però: gli Stati Uniti d'America che ammassano migliaia di bombe termonucleari e fanno di alcune nazioni del mondo (ivi compresa l'Italia) un loro avamposto militare, hanno dimostrato di essere un nemico dei popoli ancora più feroce della Russia zarista. Attaccano con bombardamenti criminali paesi inermi provocando centinaia di migliaia di morti innocenti, prelevano capi di stato legittimi e li impiccano o li avvelenano dopo averli assoggettati a processi-farsa, disseminano il mondo di prigioni segrete dove torturano e uccidono patrioti, ebbene, in questo scenario di lutti e di rovine, di avventure militari che fanno incombere sul mondo il pericolo di una guerra termonucleare, è davvero patetico sentire questi rincitrulliti del “mondo libero”, che un tempo furono comunisti, prendersela con la Repubblica Popolare Cinese.

Amedeo Curatoli


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