Questa conferenza non s'ha da fare

La Conferenza a sostegno della legittima resistenza del popolo iracheno prevista per i giorni 1-2 ottobre (vedi l'appello alla partecipazione e il programma preliminare nel riquadro a destra) è sotto attacco insieme - e non è una novità - a una delle componenti che la organizzano, il Campo Antimperialista.

Per impedirla si sono mobilitati nientemeno che 44 membri del Congresso USA con una lettera del 28 giugno scorso all'ambasciatore italiano a Washington. Un buon esempio dell'arroganza e della delirante stupidità (credono alla loro stessa propaganda?) che regna nelle alte sfere di Washington

La buona riuscita della conferenza è tanto più necessaria. Rinnoviamo perciò l'appello alla più ampia e convinta partecipazione e pubblichiamo, insieme alla lettera dei rappresentanti USA in inglese e in italiano, il comunicato degli organizzatori della conferenza

VOGLIONO CHIUDERCI LA BOCCA: NON CI RIUSCIRANNO!

Comunicato del Comitato organizzatore della Conferenza Internazionale del 1-2 ottobre 2005

Leggi la lettera di 44 parlamentari USA all'ambasciatore italiano a Washington

Le pretese e l’arroganza della classe politica americana non hanno limiti.

44 membri del Congresso degli Stati Uniti hanno scritto una lettera all’ambasciatore italiano a Washington, Sergio Vento, con la quale chiedono in sostanza al governo Berlusconi di chiudere la bocca a chi, opponendosi con l’iniziativa politica alla strategia aggressiva e guerrafondaia degli USA, sostiene la legittima Resistenza del popolo iracheno. In particolare la lettera chiede di fatto la messa fuori legge del Campo Antimperialista.

Ma l’obiettivo dei parlamentari USA è più ampio. Nella lettera essi si soffermano sulla Conferenza internazionale per la pace e la Resistenza in Iraq prevista per i giorni 1 e 2 ottobre proprio in Italia. La loro richiesta è che il governo italiano ne impedisca in ogni modo lo svolgimento.

Proprio questa forsennata aggressività dimostra da un lato la natura totalitaria del disegno di dominio planetario di Washington e, dall’altro, l’assoluta centralità della lotta di liberazione condotta dal popolo iracheno contro le truppe di occupazione.

Proprio per questo la Conferenza di ottobre assume una grande importanza.

Il fatto che gli USA vogliano impedirla deve essere un grande stimolo per la sua piena riuscita.

Le pazzesche pretese degli Stati Uniti debbono essere respinte.

E’ ora che il movimento contro la guerra faccia sentire la propria voce. E’ ora che tutti i democratici si mobilitino a difesa delle libertà costituzionali.

Sostegno alle lotte dei popoli oppressi e difesa delle libertà democratiche sono infatti due facce della stessa medaglia, due aspetti di una stessa battaglia che devono vivere uno accanto all’altro.

Vogliono chiuderci la bocca: non ci riusciranno!

No al dominio americano sul mondo

No alla sudditanza dell’Italia

Viva la lotta di Resistenza del popolo iracheno


Firenze – 5 agosto 2005

Comitato organizzatore della Conferenza Internazionale del 1-2 ottobre 2005


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