Guerra contro il terrorismo?

«Guerra contro il terrorismo?» Se fosse il copione di un film, lo scenario ufficiale verrebbe certo respinto perchè non sta in piedi e nasconde altre motivazioni.

Prima inverosimiglianza: nel 1999 e poi nel 2001 i Talebani hanno ritenuto che la presenza di Ben Laden sul loro territorio impedisse il riconoscimento internazionale e hanno proposto agli Stati Uniti di eliminarlo o neutralizzarlo. Ogni volta gli Stati Uniti hanno rifiutato. La cosa è stata rivelata da Laili Helms che rappresentava ufficialmente i Talebani a Washington. Nessuna smentita da parte statunitense. Perchè?

Seconda inverosimiglianza: poco prima degli attentati, Ben Laden, il nemico pubblico attivamente ricercato, a quanto sembra, da tre anni, era andato tranquillamente a farsi curare nel Dubai e li’ aveva incontrato il responsabile locale della CIA.

Terza inverosimiglianza: dopo gli attentati i Talebani hanno di nuovo proposto di consegnare Ben Laden perchè fosse giudicato in un paese neutrale. Uan soluzione di questo tipo era stata adottata per l’attentato aereo di Lockerbie e aveva portato alla condanna di un cittadino libico. Bush però ha subito rifiutato. Perchè?

Quarta inverosimiglianza: tutti sanno ormai che gli Stati Uniti hanno portato nel paese, finanziato e armato Ben Laden per controllare l’Afghanistan. Meno nota è l’utilizzazione di queste milizie fanatiche per obiettivi simili in Bosnia, nel Kosovo, in Macedonia, in Cecenia. Perchè ci si rifiuta di aprire il dossier del loro ruolo in queste tragiche guerre?

Quinta inverosimiglianza: ci vien detto che per garantire la democrazia e rispettare il diritto delle donne bisognava eliminare i Talebani. Ma chi prende il loro posto? L’Alleanza del Nord del defunto comandante Massud che vanta molti sanguinosi primati di terrore e traffici criminali. Chi aveva imposto la Sharia islamica a Kabul nel 1994? Massud appunto.

Contraddizione flagrante alla base del problema: tutti sanno che il terrorismo non può essere eliminato con le bombe ma affrontando le ingiustizie e le oppressioni che gli forniscono il terreno. Viene forse affrontato il problema della fame nel mondo che 15 miliardi di dollari basterebbero a eliminare? No, viene invece aumentato di 40 miliardi di dollari il bilancio militare degli Stati Uniti. E i bilanci europei seguiranno la stessa strada. Anzichè risolvere la questione palestinese, Bush firma nel novembre del 2001 un contratto enorme (200 miliardi di dollari) per costruire un bombardiere ancora più terribile, il Joint Strike Fighter. Le sue vittime serviranno a riempire le tasche già rigonfie dei costruttori Lockheed Martin e Boeing.

Tutto ciò porta a chiedersi se la guerra non fosse stata decisa ben prima degli attentati. E’ quel che ha affermato l’ex ministro degli esteri pakistano Niaz Naik. Già a fine luglio «alcuni funzionari americani gli avevano parlato di un piano americano mirante a lanciare un’azione militare per rovesciare il regime dei talebani e installare al loro posto un governo di Afghani ‘moderati’. L’azione sarebbe partita da basi situate in Tadjikistan, dove già si trovavano i consiglieri statunitensi. Gli fu detto che se l’azione fosse stata confermata, sarebbe scattata prima delle nevi, verso metà ottobre al più tardi».

Come spiegare tutte queste inverosimiglianze? In realtà quelli che gli Stati Uniti si propongono di raggiungere con la guerra sono cinque obiettivi assai più ampi: 1) controllare il petrolio e il gas dell’Asia Centrale. 2) Stabilire le loro basi nel cuore dell’Asia tra la Russia e la Cina. 3) Mantenere il dominio USA sull’Arabia Saudita. 4) Militarizzare l’economia come "soluzione" per la crisi che sta covando. 5) Spezzare la resistenza del terzo mondo e la lotta contro la globalizzazione.

Michel Collon

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