Cuba sotto tiro dei soliti “sinistri” personaggi

Puntuale come un orologio, è ripresa nel nostro paese una campagna di diffamazione contro l’esperienza rivoluzionaria di Cuba. La differenza con campagne analoghe già viste in passato, è che protagonisti ed interlocutori di questa campagna sono esponenti e attivisti del “popolo della sinistra”. I lunghi articoli di Antonio Moscato sul quotidiano “Liberazione” e la pubblicazione del recente libro di Aldo Garzia, sono così diventati l’occasione per riattivare a sinistra delle vere e proprie leggende metropolitane (vedi la tesi “il Che tradito da Fidel Castro”), più simile a quella del “coccodrillo della Vucciria” (1) che ad una rigorosa ricostruzione storica delle varie fasi della Rivoluzione Cubana.

A rendere più odiosa questa campagna di mistificazione storica e politica, sono le recenti polemiche sui diritti d’autore sugli scritti di Ernesto Che Guevara. E’ spiacevole – e sotto molti aspetti vergognosa – questa partecipazione entusiastica di esponenti della sinistra al mercato delle icone. Un mercato che ha visto le pagine migliori, sacrificate a operazioni di marketing che hanno trasformato Che Guevara in un articolo da bancarella. Vedere studiosi, editori, giornalisti sgomitare tra le bancarelle per partecipare al bottino si è trasformato in uno spettacolo francamente indecente. Costoro ci accusano di essere “bigotti” ma il loro agire concreto non ne fa dei rivoluzionari quanto, piuttosto, dei gregari di tesi che giornali e forze politiche moderate già diffondono a piene mani.

E’ irritante vedere un giornale come Liberazione consegnare acriticamente delle pagine rilevanti ad una ricostruzione - come quella di Antonio Moscato – segnata da imprecisioni, falsità e interpretazioni del tutto soggettive. Sarebbe stato opportuno creare magari un contraddittorio che avrebbe arricchito i lettori di Liberazione. Comunque stiamo lavorando per rendere disponibile documenti e testimoni che smantellano la ricostruzione storica e le interpretazioni soggettive di Antonio Moscato.

Confondere la ricerca storica – anche nelle sue pagine meno chiare – con la sistematica ed autolesionistica demolizione del patrimonio storico del movimento operaio, fino ad oggi ha portato acqua con le orecchie solo agli avversari politici della sinistra e alla loro egemonia sulla storia. Chi si presta a questa operazione di “complicità con il nemico” prima o poi ce lo siamo sempre trovato dall’altra parte (vedi la traiettoria dei Giampaolo Pansa, dei Bordin, degli Adornato o dei neoconservatori statunitensi).

Queste campagne contro Cuba non solo indeboliscono la solidarietà con una esperienza rivoluzionaria attuale ed importante (così la pensano gran parte delle forze popolari in tutta l’America Latina) ma logorano l’identità e l’autonomia politica della sinistra anche in Italia.

Uno sguardo al nostro recente passato ci dimostra tutte le devastazioni politiche, umane, morali lasciate da operazioni come quelle in corso contro Cuba. Ci sono esponenti della sinistra che portano enormi responsabilità in questa devastazione. Non gli consentiremo di sottrarsi. Questa responsabilità devono sentirsela tutta.

Associazione di solidarietà con Cuba “La Villetta”


(1) Nel quartiere della Vuccìria a Palermo, c’è la leggenda secondo cui nelle tubazioni della fontana della piazza del quartiere si nascondeva un coccodrillo. Siccome sparivano dei bambini, la leggenda sosteneva che venivano mangiati dal coccodrillo. Una parte della popolazione è sempre stata disposta a credergli…ma rimane sempre una leggenda.

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