Colloquio telefonico con Angela Lano,
giornalista italiana nonché direttrice del sito infopal, tornata in libertà dopo la prigionia in Israele.

Fonte: IRIB (radio iraniana) Italia
3 giugno 2010


Ecco le dichiarazioni rilasciate a Radio Italia oggi pomeriggio (giovedì 3 Giugno) ad Istanbul al telefono da Angela Lano, giornalista italiana nonché direttrice del sito infopal, tornata in libertà dopo la prigionia in Israele. Lei spiega un pò la situazione e lancia infine un importante appello ai cittadini italiani.

Ciao Angela sono contentissima di sentirti. Come stai?

Bene, bene! Sono felicissima di sentirti.

Volevamo apprendere la tua testimonianza ma intanto come stai?

Stiamo bene, noi italiani stiamo chiamando casa ma siamo molto molto arrabbiati con quello che Israele ha fatto; è stato un atto di pirateria, di terrorismo internazionale; Israele si è dimostrato di nuovo un vero stato terrorista, uno stato canaglia. Siamo indignati per il fatto che il nostro paese, l’Italia, non abbia appoggiato la risoluzione dell’ONU (quella di Ginevra/ndr); siamo molto indignati, ci vergognamo di questo paese. Bisogna dire che la nostra ambasciata, il nostro consolato, si sono comportati benissimo con noi, ci hanno aiutato; Frattini ha fatto delle dichiarazioni, di un certo valore e Napolitano anche ma il fatto che l’Italia non abbia accettato di condannare Israele è davvero vergognoso.

Sappiamo che uno di voi, il signor Luppichini è rimasto in Israele. È vero?

Purtroppo sì, il nostro console qui a Istanbul ci ha detto che probabilmente dovrebbe partire anche lui ma non ne abbiamo la certezza; oltre ad essere stato in carcere come noi, questa notte, è stato riempito di botte all’aeroporto Ben Gurion di TelAviv.

Sapete quale forza israeliana lo ha arrestato? Lo Shin Bet?

Non sappiamo dov’è, questa notte l’aeroporto era pieno di polizia, c’era l’esercito, c’era lo Shin Bet, c’era di tutto di più. È stata una cosa veramente indecente perchè ci hanno fatto entrare in fila indiana uno ad uno scortandoci con un mare di polizia, esercito e servizi segreti come fossimo una banda di terroristi e non attivisti, giornalisti ed eccetera. Davvero una vergogna.

Si dice che siete stati picchiati e maltrattati. Tu lo confermi?

Sì, al momento dell’arrembaggio della nostra nave hanno picchiato e malmenato tutti quelli che con resistenza non-violenta cercavano di proteggere la cabina di pilotaggio. Un nostro attivista è stato pestato malamente e poi al porto abbiamo visto buttare giù per terra un americano. Ci hanno rubato tutto, ma proprio tutto. Telecamere, videocamere, i nostri bagagli, le carte di credito, soldi, tutto; siamo tornati senza nulla.

Ma ora vi sentite bene?

A parte i feriti che purtroppo ci sono, gli altri, insomma, sono così così, ma sono energici e combattivi lo stesso.

Perchè siete andati prima a Istanbul?

Ma perchè è stato il governo turco che ci ha mandato tre aerei ed ha fatto veramente un’azione magnifica. Tre aerei per noi, per queste settecento e passa persone e poi ci hanno accolto qui all’aeroporto, ci hanni aiutato, ci è stata una conferenza stampa, insomma sono stati veramente grandi.

So che siete provati e stanchi ma ti chiedo un messaggio, un appello per gli italiani che ci ascoltano.

Io credo che dopo questa ennesima feroce dimostrazione israeliana di totale illegalità, di totale mancanza di rispetto per qualsiasi legge, io credo che i cittadini italiani dovrebbero fare pressione sul nostro governo affinchè prenda una posizione veramente e finalmente coraggiosa nei confronti di Israele e non respinga e non collabori a respingere tutte le risoluzioni che invece dovrebbero condannare Israele.
b A cura di Amani

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