19 marzo, una conferma

La manifestazione di sabato 19 marzo, indetta da varie sigle di alternativi in ricorrenza del secondo anno di guerra in Iraq, ha confermato tutti i dubbi della vigilia circa le intenzioni dei promotori e dei fiancheggiatori.

Unica novitā, la partecipazione che č stata inferiore alle previsioni. La caratteristica essenziale č stata la conferma che la scadenza ha assunto il carattere della ritualitā tipica delle manifestazioni di 'movimento' dove si concentra lo zoccolo duro di un'area politica che č abituata a sopravvivere sfruttando anniversari e ricorrenze politiche di vario genere.

Possiamo dire che il 19 marzo č stato il risultato di un gioco politico tra furbi. Furbi i promotori della nanifestazione, che si sono assunti il ruolo di surrugato delle forze politiche che dicono di opporsi alla guerra. Furbi anche una parte degli alternativi di governo, che hanno fatto credere che il 19 marzo fosse la scadenza di tutti, ma che di fatto l'hanno disertata.

Grande assente alla manifestazione, la resistenza irachena ad eccezione del Comitato Iraq Libero, il quale ha diffuso il seguente comunicato:

CHI HA PAURA DELLA RESISTENZA IRACHENA?

Comunicato dei Comitati Iraq Libero

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