Faurisson e Moffa aggrediti, salta l'incontro

Fonte: Primadanoi - quotidiano online dell'Abruzzo
18 maggio 2007


Il rettore
dell'università
di Teramo
cedendo alle pressioni
aveva compiuto
il grave gesto
di chiudere
la facoltà
Dalla agenzia stampa
Prima

Seri motivi di ordine pubblico hanno indotto i responsabili della Questura di Teramo a chiedere allo storico francese Robert Faurisson, negazionista dell'olocausto, di non tenere l'incontro, previsto per oggi a Teramo, nell'ambito di un master universitario, organizzato dal professor Claudio Moffa. E' così sfumato l'evento che stava agitando gli animi di tutta la città da oltre una settimana.

Dopo la conferenza stampa organizzata questa mattina i due sono stati aggrediti: parolacce e spintoni e da qui l'invito da parte della questura, accolto dallo studioso francese, di andare via da Teramo.

I due si trovano in un bar di piazza Martiri ed era appena finita la conferenza stampa quando, secondo quanto riferito dal professor Moffa «alcune persone che si sono autodefinite ebrei provenienti da Roma ci hanno aggredito verbalmente e non solo». Il professore ha poi aggiunto di essere andato via da Teramo sotto scorta, direzione Roma, così come ha fatto Faurisson che avrebbe già ripreso l'aero per tornare a casa.

«Siamo riusciti ad evitare che accadesse qualcosa di più serio», ha detto il Questore di Teramo Aldo Vignati, confermando che l'aggressore faceva parte di un gruppo di una trentina di persone, arrivato da Roma con diverse auto. I più agitati sono stati identificati e saranno denunciati nelle prossime ore. Deciso a far tenere allo storico francese il suo intervento, il docente stamani ha cambiato almeno quattro volte il luogo dove svolgere un improvvisato incontro con i giornalisti per rendere noto dove Faurisson avrebbe parlato. Infine, rifiutato da due alberghi cittadini, ha optato per i portici teramani. Qui ha annunciato che l'intervento di Faurisson si sarebbe svolto nel primo pomeriggio in un ristorante di San Nicolò a Tordino, nei pressi di Teramo. Poco dopo, però, lo scontro con il gruppo di romani e l'intervento della polizia.

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