Un altro crimine USA a Bagdad

Comunicato di Workers World sull'esecuzione /assassinio di Saddam

29 dicembre 2006
Link: http://www.workers.org/2006/world/saddam-hussein-1229/
Vedi il testo inglese


Con l'esecuzione del presidente Saddam Hussein Il governo USA ha aggiunto un altro crimine di guerra ai molti commessi contro il popolo iracheno. Si tratta in realtà dell'assassinio del capo di stato della nazione Irachena che l'imperialismo USA sta occupando e governando.

Presentare l'esecuzione come atto sovrano dell'attuale "governo" iracheno, un regime fantocco messo in piedi dagli occupanti americani che non controlla nemeno la Zona Verde di Bagdad, è una pura assurdità.

Sono le forze americane che hanno arrestato Saddam Hussein, lo hanno tenuto prigioniero da allora in una base aerea americana - Camp Cropper -, lo hanno sottoposto a un processo farsa privo di qualsiasi base legale davanti a un tribunale sotto tutela americana, lo hanno condannato tenendo d'occhio le scadenza dell'amministrazione Bush per cercare di influenzare le elezioni di novembre e ora lo hanno ammazzato per aiutare l'offensiva propagandistica di Bush volta a rilanciare una guerra che gli stati Uniti hanno già perso.

Questo atto non fa che peggiorare le sofferenze del popolo iracheno e dei giovani soldati mandati dai politici a fare il lavoro sporco dell'imperialismo USA.

Bush cercherà di sfruttare l'assassinio del presidente iracheno per mostrare di avere la situazione sotto controllo. Il capo della maggiore potenza imperialista esibisce la testa del suo avversario su una picca nel tentativo di oscurare il fatto che i caduti americani stanno raggiungendo quota 3.000 e di far dimenticare le valutazioni del Gruppo di Studio sull'Iraq sul disastro dell'invasione e occupazione dell'Iraq.

Il Pentagono, che combatte contro tutti gli iracheni che lottano per la loro sovranità, ha anche lanciato un'offensiva contro l'Esercito del Mahdi degli sciiti. La banda di Bush sta disperatammente cercando il modo di mandare in Iraq più truppe di quelle disponibili tra Esercito, Corpo dei Marines, Guardia Nazionale e Riserva.

Washington, non Saddam Hussein, porta la responsabilità della morte di più di due milioni di iracheni in 16 anni di guerra e sanzioni. Nessuno si lasci ingannare dalle espressioni di simpatia di Bush per qualche settore iracheno. Nessuno si lasci ingannare circa il fatto che l'assassinio di Saddam Hussein ordinato dagli USA possa porre termine alla resistenza irachena contro l'occupazione o possa in qualunque modo giovare alle forze di occupazione americane o al regime fantoccio iracheno.

Il futuro dell'Iraq sarà deciso dagli iracheni che si sono sottratti al controllo USA e stanno combattendo contro l'occupazione.

Quale che sia il giudizio sul ruolo di Saddam Hussein come presidente dell'Iraq, il suo posto nella storia gli è stato assegnato da questo assassinio. E' morto come dirigente iracheno che si è opposto agli invasori del più potente impero che il mondo abbia mai conosciuto.

Quando George W. Bush e gli altri criminali di guerra di Washington saranno messi sotto processo, e soltanto allora, il popolo iracheno incomincerà ad avere giustizia.

Another U.S. war crime in Baghdad

Workers World statement on the execution/assassination of Saddam Hussein

29 dicembre 2006
Link: http://www.workers.org/2006/world/saddam-hussein-1229/


The U.S. government has committed another war crime against the Iraqi people, one of many, with its execution of President Saddam Hussein. In reality, this is an assassination of the head of state of the nation of Iraq, which is currently occupied and ruled by U.S. imperialism.

Forget the fiction that this killing is a sovereign act of the current Iraqi "government," a puppet regime set up by the U.S. occupiers that can't even control the Green Zone of Baghdad.

U.S. forces arrested Saddam Hussein. They have kept him on a U.S. air base—Camp Cropper—since his arrest. They tried him with no legal basis in a kangaroo court under U.S. tutelage. They sentenced him according to the Bush administration's schedule to attempt to influence the November 2006 elections in the U.S. And now they have executed him to fit Bush's propaganda offensive aimed at re-escalating a war the U.S. has already lost.

This act only adds to the suffering of the Iraqi people and of those young soldiers sent by the politicians to do the dirty work of U.S. imperialism.

Bush will attempt to use this murder of the Iraqi president to show that he is back in control of the situation. The leader of the world's largest imperial power is now parading the head of his adversary on a pike in an effort to obscure the fact that U.S. military deaths are about to top 3,000. He hopes to obliterate the Iraq Study Group's judgment that the U.S. invasion and occupation of Iraq has been a disaster.

The Pentagon, which in fact is against any Iraqis who fight for their sovereignty, has also launched an offensive against the Shiite-based Mahdi Army. The Bush gang is scrambling to come up with a way of sending more troops to Iraq than those available in the U.S. Army and Marine Corps, National Guard and Reserves.

Washington, not Saddam Hussein, is responsible for the deaths of over 2 million Iraqis during 16 years of wars and sanctions. No one should be fooled by Bush's statements of sympathy with any sector of the Iraqi people. No one should be fooled into thinking that the U.S.-ordered murder of Saddam Hussein will end the Iraqi resistance to Washington's occupation or will put the U.S. occupation forces or the puppet Iraqi regime in greater control.

The future of Iraq will be determined by Iraqis who are free from U.S. control and who now are fighting against the occupation.

Whatever one's evaluation of Saddam Hussein's role as president of Iraq, his role in history has been set by this murder. He died as an Iraqi leader who stood up to invaders from the most powerful empire the world has known.

Only when George W. Bush and the other war criminals in Washington are put on trial will the Iraqi people begin to obtain justice.

Workers World, Dec. 30, 2006 (Baghdad time)
Vedi la traduzione italiana


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