L'occasione mancata per denunciare il ruolo della sinistra imperialista

  Il nostro commento "Curdi: un Kossovo mancato" [qui] è stato pubblicato sul giornale dell'Unione della Gioventù Comunista (KSM) della Repubblica Ceca. [qui] e in tedesco su un sito vicino al Partito Comunista svizzero [qui].

   In questi giorni è mancata (non è una novità) una presa di posizione chiara contro la sinistra imperialista, che da tempo aveva fatto dei curdi siriani del Rojava la sua ipocrita bandiera, trascurando del tutto il ruolo di mercenari degli americani e il vero senso della costituzione di un'entità indipendente curda in Siria, come già in Iraq. Anche dicendo cose giuste sull'aggressione imperialista alla Siria, come nella manifestazione di Milano di sabato scorso o nel comunicato del Consiglio Mondiale della Pace pubblicato da Marx XXI, si è però scelto di non affrontare - o di affronatre in modo molto, troppo, indiretto - il nodo più importante.

   La pubblicazione del nostro commento da parte della KSM e dei comunisti svizzeri fa intravedere la possibilità di un modo più incisivo che dovrebbe caratterizzare i comunisti nell'affrontare queste situazioni e nel caso specifico la necessità di sottolineare l'esito assolutamente positivo per la Siria del ritiro USA e la sconfitta clamorosa dei piani imperialisti. Invece si finisce per andare a rimorchio, salvo qualche innocuo distinguo, degli ipocriti piagnistei occidentali sui curdi, evitando tra l'altro ogni riferimento alle scandalose sanzioni anti Siria della UE.