Una nuova guerra di Corea?

In questi giorni notizie molto gravi arrivano dalla Corea. Come è noto il governo della Repubblica Popolare Democratica di Corea ha annunciato che a partire dal giorno 11 marzo non si riterrà più vincolato dagli accordi di armistizio del 1953. Questa decisione è la risposta alle nuove sanzioni deliberate dall'ONU per punire Pyongyang per il terzo test nucleare effettuato lo scorso 12 febbraio ed è anche la reazione alle manovre militari con cui gli USA in queste settimane stanno simulando un vero e proprio attacco (anche nucleare) contro il Nord.

Due fatti balzano agli occhi: 1) la simulazione di un attacco contro il nord potrebbe in realtà non essere affatto una simulazione ma la preparazione tecnica di un vero attacco e comunque rappresenta una grave minaccia per la RPDC; 2) lo scandalo per il test nucleare nordcoreano e le sanzioni approvate dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU (per la quinta volta dal 2006) sono l'ennesima eclatante manifestazione dell'ipocrisia che regna nei rapporti internazionali e del servilismo verso gli imperialisti. Basta considerare il livello delle minacce USA contro il Nord e la distruzione e i massacri subiti in questi anni da paesi come l'Iraq e la Libia che avevano rinunciato a dotarsi di armi nucleari. Di fronte a questa situazione riportiamo il messaggio di solidarietà che abbiamo inviato alla ambasciata della RPDC in Italia e una nota dell'Agenzia stampa nordcoreana KCNA a proposito del test nucleare di febbraio.

Solidali con la Corea del Nord

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