Un incontro funesto

Pietro Ancona

Fonte: http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
7 settembre 2009


L'incontro conviviale di Cernobbio tra la Presidente della Confindustria Emma Marcegaglia ed il segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani è significativo innanzitutto per l'ambiente in cui avviene che è quello in cui industriali, economisti e politici discutono i modi più acconci per lo sviluppo del capitalismo. Significativo anche per la diplomazia "segreta" che lo ha preparato che coinvolge governo e PD e quella forte corrente politica e giuslavorista che ha funestato i lavoratori con il pacchetto Treu, la legge Biagi, le controriforme delle pensioni e che condivide l'accordo separato Cisl Uil del contratto nazionale (svuotato) e della contrattazione.

L'incontro avviene in forza di una delle due linee che portano avanti padronato e destra, la linea dell'assorbimento della CGIL nel "progetto Paese" cioè nel suprematismo assoluto della impresa su tutto. La subordinazione dei lavoratori e la loro scomparsa come soggetto sociale sono considerati dogmi. La Marcegaglia è portatrice di questa linea mentre Sacconi vorrebbe l'umiliazione e la discriminazione della CGIL così come umilia e discrimina i sindacati di base. La Marcegaglia sa meglio di Sacconi quanto conta ancora la CGIL nelle realtà delle imprese. Sa benissimo che Cisl ed UIL non sono in grado di offrire al padronato italiano quelle garanzie di cui hanno bisogno per realizzare i loro disegni. Sacconi si è affrettato subito, mentre Epifani e Marcegaglia non si erano ancora alzati dal tavolo da pranzo, a chiedere alla CGIL di presentarsi a rapporto da CIsl e UIL ed arrendersi.

Cisl ed UIL che lisciando il pelo alla tigre hanno già stipulato una intesa con la Lega per una forte differenziazione salariale per il Nord da ottenere attraverso il contratto riformato e rifiutato dalla CGIL. Non è casuale che proprio ieri a Cernobbio il Ministro Tremonti abbia pubblicizzato l'esistenza di risorse quasi inesauribili per gli ammortizzatori sociali. Significa che l'obiettivo da conseguire è ottenere un atteggiamento di disponibilità alla CIG ed ai sussidi di disoccupazione e di evitare il conflitto per il posto di lavoro. La Marcegaglia sa bene che deve catturare ed imbrigliare la CGIL se vuole evitare un autunno caldo e cioè azioni di lotta e di contrasto ai licenziamenti. Vuole sterilizzare la CGIL ed isolare quanti lotteranno per evitare la chiusura della loro azienda, chiusura spesso dettata da progetti di trasferimento o di utilizzo diverso delle aree. Insomma vuole la collaborazione della CGIL su due fronti: nelle relazioni con i lavoratori e verso il Governo per ottenere altro denaro "vero" come ama dire.

A Cernobbio si è ripetuto un deja vu del film di questi ultimi anni. La Confindustria (o il governo) detta l'agenda, stabilisce gli argomenti da discutere e presenta le sue proposte già preparate dal suo ufficio studi e già conosciute preventivamente da Cisl ed Uil. L'agenda degli argomenti riguarda soltanto riduzione di diritti e smantellamento di precedenti accordi con qualche zuccherino come quello della detassazione di una piccola parte del salario che comunque dà soltanto qualche spicciolo insignificante.

Dagli accordi di concertazione del 1993 non c'è un solo incontro governo sindacati e confindustria che si sia svolto su una agenda preparata dai sindacati e rivolta a migliorare le condizioni dei lavoratori. L'Italia è forse l'unico Paese al mondo in cui grandi e potenti Confederazioni Sindacali tolgono anzicchè aggiungere diritti ai propri rappresentati. Ora, queste potenti Confederazioni rischiano di avere i piedi di argilla e comunque si stanno trasformando in organismi di servizi bilaterali quasi parastatali. Ecco perchè ogni incontro, in questo quadro, con questi precedenti non può che essere funesto.

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