Il drone assassino e la doppia morale dell'occidente

Pietro Ancona

Fonte: medioevosociale-pietro.blogspot.com
24 giugno 2009


I massmedia italiani registrano molto di malavoglia e con poche righe l'ennesimo massacro di popolazione civile perpetrato dagli americani. Un centinaio di persone, in un piccolo villaggio del Pakistan, sono stati massacrati da tre missili ad alta precisione lanciati da un Drone. Scrivono "probabilmente" americano ma sanno benissimo che questo genere di assassino senza pilota comandato a distanza prodotto da una altissima e sofisticata tecnologia militare è americano. La notizia è accompagnata da insinuazioni velenose che servono a giustificare il massacro: il funerale era di un capo talebano (parola calda altamente criminalizzata) ed i convenuti alla veglia funebre erano naturalmente in qualche modo legati al defunto. Quindi di è trattato di una operazione di pulizia antitalebana e pertanto legittima. Non costringono forse i talebani le donne ad indossare il burka? Quindi.....

Non credo che esista una sola ragione al mondo che potrebbe essere addotta da Obama per la sanguinaria catena di stragi che il suo esercito e la sua aviazione infliggono alle popolazioni del Pakistan, dell'Afghanistan e dell'Irak. Le ragioni sono, come sappiamo, di natura geostrategica e petrolifere e non sono confessabili. Ma l'Occidente intero fa finta di credere ad Al Qaeda, a Bin Laden ed alla necessità di combattere il Burka per liberare le donne, civilizzare l'Oriente. Obama si spaccia per difensore della giustizia e della libertà e mostra di difendere le ragioni dei golpisti insorti a Teheran condannando la reazione dell'Iran dal momento che ogni vita umana è insostituibile e va difesa. Certamente ogni vita umana è insostituibile ma la sono tutte anche quelle recise ieri in un villaggio pakistano e non soltanto quelle che servono alla cinica propaganda del colonialismo..

Quante parole sono state scritte dagli opinionisti occidentali per la morte di Neda e di altri ragazzi di Teheran ? Sicuramente tante. Ma costoro e lo stesso segretario dell'ONU intervenuto contro le repressioni in Iran hanno forse detto una parola per l'ennesima strage della morte che arriva dal cielo in un villaggio del Pakistan con un aereo sprovvisto di pilota?

L'approccio di Obama ai problemi è meno schematico e più complesso di quello di Bush. Ma la sostanza non cambia. L'unica pax che riesce a concepire è quella che passa come con la falce della morte sui popoli c he hanno la disgrazia di abitare dove c'è il petrolio e dove gli americani pensano di installarsi.

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