Eroi del colonialismo

Pietro Ancona

Fonte: medioevosociale-pietro.blogspot.com
Link: http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/2010/02/eroi-del-colonialismo.html
27 febbraio 2010


Oggi i maggiori giornali italiani portano la notizia della morte della nostra spia, (007 è una qualificazione più romantica ed usano questa), indicandola alla opinione pubblica come eroe caduto sul lavoro. Gli assassini sarebbero stati i famigerati talebani dipinti come feroci terroristi come ieri le SS tedesche indicavano i nostri partigiani e, l'altro ieri, l'esercito italiano indicava i patrioti libici, somali o etiopi impalati dai nostri generali.

Per cominciare, le circostanze dell'attentato nel centro di Kabul sono assai dubbie. Sembrerebbe che l'obiettivo dell'azione fossero gli indiani e che il gruppo aggressore fosse costituito da pakistani che hanno molte partite aperte appunto con i loro ex fratelli. Ma questo "particolare" viene messo in ombra. Il messaggio che deve passare nell'opinione pubblica è un altro. Il nostro caduto si trovava in quell'albergo nel cuore di Kabul per difendere noi, la civiltà occidentale, dal pericolo del terrorismo islamico. Se l'attentato fosse accaduto in altra parte del mondo la "notizia" che sarebbe stata data avrebbe indicato in una "cellula" di AlQaeda i responsabili. Insomma, la menzogna di un terrorismo che attenterebbe alla pace va alimentata in ogni modo e con ogni sotterfugio.

Un vero eroe come Calipari non è mai stato indicato come tale dalla grande stampa italiana. Forse perchè è stato ucciso, a mio parere deliberatamente, dagli americani mentre faceva scudo del suo corpo alla nostra Giuliana Sgrena che, secondo l'assassino subito rimesso in libertà negli USA, avrebbe fatto bene a restare in casa a fare la calza piuttosto che creare problemi a chi fa il suo "lavoro" in Iraq. Una persona libera, civile, democratica e pacifista come Boldoni è stato ucciso in circostanze misteriose in Iraq . Il suo corpo non è mai stato restituito alla famiglia. Enzo Boldoni è stato presto dimenticato dall'Italia ufficiale. Le sue idee non erano tanto gradite e neppure la sua indipendenza. Il Corriere della Sera si è ben guardato dal raccontarlo come eroe. Eroe conclamato ed accolto come tale dalle massime cariche dello Stato al rientro della sua salma in Italia ed insignito da medaglia d'oro al valor civile è il contractor Quattrocchi che si trovava nel disgraziato paese per conto di una agenzia straniera e vi guadagnava 7000 dollari al mese. Non si danno settemila dollari se non per servizi particolari, coperti da immunità da parte dello esercito occupante e che possono essere tanti quanti possiamo immaginarne a cominciare dalla "liquidazione" dei terroristi con metodi spicci ed altre cosucce del genere.

L'Iraq e l'Afghanistan sono occupati da eserciti occidentali che hanno al loro seguito non meno di trecentocinquantamila contractors, killer addestrati a fare i lavori "sporchi" che gli eserciti a volte non fanno come torturare i prigionieri o prendere in ostaggio famiglie di partigiani. Da molti anni queste due nazioni sono sotto il tallone di eserciti di invasione e di squadroni della morte. Vengono sistematicamente bombardate con uccisione di migliaia e migliaia di civili. La terra, l'aria e le acque sono avvelenate dall'uranio, dal fosforo. Nascono bambini deformi perchè l'Occidente fa la guerra non solo ai "terroristi" di oggi ma anche a quelli del futuro. Quello che conta è che gli USA hanno potuto costruirsi una enorme ambasciata-base militare nucleare al centro di Bagdad e disseminato tutta l'area di teste di ponte, di fortificazioni, in vista del loro prossimo assalto all'Iran, alla Cina o alla Russia o non si sa a chi dal momento che fabbricare un nemico e dipingerlo con i colori del demonio è loro attività fatta senza troppi scrupoli per la verità.

Il nostro "eroe" si trovava in Afghanistan per sostenere questo progetto di colonizzazione e per puntellare il governo fantoccio del grande mafioso e trafficante di oppio Karzay. Purtroppo la menzogna di una missione di pace viene sostenuta da autorevoli esponenti dell'ex PCI come Fassino e D'Alema. Per questi signori quello che conta è dimostrare all'ambasciatore statunitense in Italia la loro affidabilità e magari farsi aiutare a riconquistare il governo.

Ritorna alla prima pagina