Chi ha asassinato Neda Agha-Soltan?

Fonte: Workers World
24 giugno 2009


Consideriamo un possibile scenario:
un cecchino addestrato dalla CIA prende posizione su un tetto a Teheran. Un complice armato di telecamera lo chiama dalla strada sottostante: "E' appena scesa dall'auto: un bersaglio perfetto". Il cecchino prende la mira, spara e si dilegua. In strada il complice riprende la giovane donna, il volto intatto in primo piano, che perde sangue e muore, mentre i passanti cercano di aiutarla. In meno di un'ora il video arriva a un contatto iraniano in Olanda, alla BBC, alla Voice of America e contribuisce alla grande campagna mediatica in atto.  

Neda Agha-Soltan è stata ammazzata così? E' possibile! Non lo sappiamo. Ma non lo sa nessuno e lo scenario che abbiamo delineato è comunque più realistico e di quello che viene diffuso e ripetuto in mille modi dalla potente macchina di propaganda dei media occidentali.

La giovane donna, quali che fossero le sue idee, non si stava scontrando con le autorità e neanche con le forze paramilitari. Era lontana dalla manifestazione in corso. Se non c'erano sparatorie o scontri nelle vicinanze perchè sparare su una donna disarmata che non stava neanche manifestando e non aveva nessun ruolo politico? Nessun funzionario statale, poliziotto o soldato l'avrebbe fatto.

E come mai il fotografo era in contatto proprio con i media più strettamente legati ai servizi delle due ex potenze coloniali in Iran, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti?

Le coincidenze sono sempre possibili. Ma qui ce ne sono parecchie simultanee. C'è stata una regia? 

Quel che è certo è che i grandi mezzi di comunicazione dei paesi imperialisti sono armi potenti che in tempo di crisi seminano confusione tra le masse e mobilitano l'opinione pubblica a sostegno del potere e demonizzano gli oppressi e gli sfruttati.

All'epoca di internet dobbiamo aver coscienza che non solo l'informazione ma anche la disinformazione si diffonde con la velocità del lampo.

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