Attuare la Costituzione
e impedire manipolazioni e strumentalizzazioni

Lettera aperta al presidente emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena


Egregio presidente,

   dal momento che Lei è per noi un punto di riferimento per tutto ciò che concerne la difesa e la lotta per l'attuazione della Costituzione, come abbiamo sempre riconosciuto nei contatti avuti finora, cogliamo l'occasione di una Sua intervista, recentemente pubblicata sul sito Marx XXI [1], per fare alcune considerazioni su ciò che sta accadendo.

   Innanzitutto vogliamo chiarire che il movimento per la difesa e l'attuazione della Costituzione è bene che prenda nettamente le distanze - come Lei ha fatto - da gruppi che in nome di un malinteso sovranismo stanno contribuendo in realtà ad allargare l'area della destra, salviniana o di altra ispirazione, con una confusa agitazione sedicente libertaria, che viene strumentalmente giustificata anche con richiami assolutamente impropri alla Costituzione del 1948.

   La nostra Costituzione non è di stampo liberale, a garanzia come si dice con efficace espressione popolare, dei diritti delle volpi nel pollaio, ma al contrario prevede un ruolo forte dello stato nella difesa dei beni e dei diritti collettivi. Costituzione significa solidarietà sociale e precisi compiti dello stato nei confronti dei cittadini rispetto all'economia e alle condizioni di vita, compresa in particolare la difesa della salute.

   Finora il governo Conte ha cercato di sopperire alle necessità imposte dall'emergenza con provvedimenti che vanno nella direzione giusta, ma noi sappiamo che da destra e non solo, e fin dentro il governo, vengono posti continuamente ostacoli a che si arrivi, sul piano economico come su quello sanitario, ad affrontare alla radice i problemi posti dalla crisi. Per questo riteniamo che le forze popolari che si richiamano ai principi costituzionali possono e devono svolgere un ruolo importante per far crescere una coscienza di massa che sbarri la strada al fronte liberista.

   Bisogna avere coscienza che dalla crisi sanitaria ed economica o si esce con una prospettiva che cambi veramente l'impalcatura anticostituzionale che ha fino ad oggi dominato la società italiana, oppure le forze reazionarie e le loro appendici faranno pagare un prezzo molto alto alle classi meno abbienti e imporranno ancora una volta il loro pieno dominio fatto di lacrime e sangue per le masse popolari.

   In questo contesto, ci permettiamo di sottolineare che in Italia non si è formata ancora una coscienza unitaria della posta in gioco, che porti a raccogliere tutte le energie che sono in grado di scendere in campo e dare il loro contributo. Il dibattito negli ultimi mesi si è arenato su questioni di architettura istituzionale che, pur avendo un valore, non sono in grado di dare ampio respiro alla battaglia che dobbiamo affrontare e si presentano in maniera frammentata. E' necessario invece che finalmente il discorso sulla difesa della Costituzione si saldi con quello della sua attuazione. In caso contrario si scade facilmente nella retorica a cui siamo quotidianamente esposti.

   Andando alla sostanza delle questioni riteniamo, signor Presidente, che sia il momento di fare un passo in avanti. La Costituzione non può essere tema di retorica o di strumentalizzazioni. Essa rappresenta un modello di società non liberista in cui oggi si possono identificare milioni di italiani che si possono unire per superare, nella direzione giusta, una fase di crisi come l'attuale.

   Per questo riteniamo opportuno che venga costruita nei tempi e nei modi possibili una sorta di Costituente per l'attuazione della Costituzione e ci auguriamo che Lei, come persona che può dare garanzia di serietà e di credibilità, possa farsene promotore.

Per un Fronte Politico Costituzionale
  Roberto Gabriele
  Paolo Pioppi
19 ottobre 2020

[1] Originariamente pubblicata dal blog "Lavoro e salute" [qui], l'intervista è stata ripresa da Marx XXI [qui].