Libano: la sconfitta della milizia mercenaria di Saad Hariri

Borzou Daragahi e Raed Rafei

12 maggio 2008
Fonte: Los Angeles Times
Traduzione italiana di Nancy Potrsia per osservatorioiraq


Per circa un anno, il maggiore partito libanese appoggiato dagli Stati Uniti ha messo in piedi una milizia musulmana sunnita sotto la guida di agenzie di sicurezza private. Lo sostengono esperti della sicurezza e fonti ufficiali libanesi.

I combattenti, schierati con il movimento del "Futuro" di Saad Hariri, sono stati addestrati ed armati per contrastare il gruppo sciita armato degli Hezbollah e proteggere il loro territorio da un potenziale scontro militare.

Ma in una sola notte, la scorsa settimana, il singolare esperimento di guerra privata è fallito.

Dinanzi all'avanzata degli Hezbollah, le milizie del movimento del "Futuro" si sono date subito alla fuga da Beirut, o hanno presto deposto le armi. Successivamente alcuni dei combattenti hanno detto di essersi sentiti traditi dai loro mecenati politici, i quali non hanno fornito loro i mezzi necessari per proteggersi mentre le forze di sicurezza ufficiali si facevano da parte e lasciavano gli Hezbollah liberi di colpirli.

“Noi eravamo pronti a reggere uno scontro di poche, non di più”, ha detto uno dei combattenti sunniti in un momento di apparente calma durante gli scontri. “Dove possiamo procurarci munizioni e armi? Siamo bloccati. Le strade sono bloccate. Anche Saad Hariri ci ha lasciati soli ad affrontare la sorte”.

Il capo di un'agenzia privata di sicurezza, che ha accettato di parlare in anonimato per la delicatezza del tema trattato, ha ammesso che la forza militare sunnita non era “realmente pronta”.

“Si possono investire miliardi di dollari per creare un esercito in un anno”, ha detto. “Ma i combattenti devono essere motivati e devono credere in qualcosa. Devono essere disposti a morire”.

La maggioranza libanese al governo sostenuta dagli Stati Uniti e l'opposizione guidata dagli Hezbollah spalleggiati dall'Iran sono impantanati in una fase di stallo politico da più di un anno. Il Paese è senza presidente da novembre.

Nell’ambito della crisi politica che ha marcato le differenze tra le varie comunità religiose, nel frattempo l'esercito libanese e le forze di sicurezza nazionali hanno svolto il ruolo di forze di pace, prevenendo gli scontri pur senza ingaggiare confronti con nessuno dei gruppi armati nell'area. La loro prima preoccupazione è stata fino ad ora di evitare interventi massicci per non rompere l'unità delle forze armate e far sprofondare il Paese in una guerra civile.

Ma la crisi ha creato un vuoto di potere. I parlamentari del movimento di Hariri hanno negato che il partito stesse creando una milizia, sebbene ufficiali militari di alto grado, analisti indipendenti e funzionari dell'agenzia di sicurezza privata, chiamata Secure Plus, continuassero a dichiarare il contrario.

Le agenzie di sicurezza private sono gli ultimi arrivati nel calderone di gruppi armati che comprende miliziani islamici che si rifanno ad al-Qaeda, miliziani palestinesi che hanno le loro basi nella dozzina di campi profughi sparsi nel Paese, e Hezbollah.

Con una velocità che sorpreso gli stessi osservatori, la scorsa settimana gli Hezbollah si sono impadroniti della parte ovest di Beirut ed hanno messo a tappeto i combattenti del movimento del "Futuro".

Hezbollah ha dichiarato che la sua mossa puntava a fermare il governo, che aveva dichiarato fuori legge la rete telefonica privata del gruppo sciita, ostacolando la sua capacità di fronteggiare Israele. Ma sembra che obiettivo principale della milizia sciita fossero i combattenti del movimento del "Futuro", alcuni dei quali operano sotto la guida di Secure Plus.

Per mesi, gli ufficiali dell'esercito e delle forze di sicurezza nazionale hanno osservato con cautela l'espansione delle truppe combattenti Secure Plus-movimento del "Futuro". Fonti vicine ed interne a Hezbollah hanno dichiarato di avere vigilato sulla crescita della potenziale minaccia.

Lo scorso anno, Secure Plus è passata da una piccola compagnia di sicurezza a un’organizzazione con 3mila dipendenti e affiliati non ufficiali sul libro paga, in maggioranza sunniti poveri provenienti dal nord del Paese. Alcuni di questi sono stati armati di pistole e fucili da assalto.

“Noi disponiamo di...migliaia di giovani in abiti civili schierati in tutto il Paese”, aveva dichiarato un ufficiale dell'agenzia prima che iniziassero gli scontri.

Anche chi temeva le conseguenze di questa ondata di militarizzazione sperava che il rafforzamento militare del movimento del "Futuro" potesse creare un “equilibrio del terrore” con i meglio armati combattenti sciiti, hanno dichiarato fonti governative e membri del gruppo.

“Da una parte, Hezbollah ha addestrato gruppi militari a sé affini”, ha dichiarato un ufficiale di alto grado delle Forze di sicurezza nazionali che ha ricevuto 60 miliardi di dollari dagli Stati Uniti per addestramento ed equipaggiamento.

“Dall’altra, il movimento del "Futuro" ha creato delle compagnie di sicurezza per proteggersi".

L'agenzia Secure Plus ha respinto diverse richieste di interviste. Si tratta della più grande tra le decine di agenzie di sicurezza sorte negli ultimi anni. Guidata da ex ufficiali dell'esercito libanese in pensione, si occupa della sicurezza di banche, alberghi e uffici. L’ufficio stampa di Hariri ha negato che vi fosse alcun legame ufficiale tra la Secure Plus e il movimento del "Futuro".

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