Landini, molto rumore per nulla

di Fulvio Grimaldi
9 febbraio 2019
da fulviogrimaldi.blogspot.com [qui]


Viene in mente, per la portata anche simbolica di tutta una sinistra terrorizzata dal minimo bagliore esterno al quadro delle compatibilità, tale Landini Maurizio. Lo ricorderete da mille comparsate tv, agitato fracassone in maglietta della salute, a testa bassa contro i padroni e una segretaria CGIL troppo remissiva. Ricorderete la sua "coalizione sociale", fondata a Bologna in un mattino del 2015 e svaporata prima che calasse il sole e prima che potesse, come anticipato, spostare di 180 gradi a sinistra la barra del barcone Italia zeppo di naufraghi, che però non se li fila nessuno, non fanno parte di nessuna filiera di trafficanti. Poi le cose andarono nel verso giusto sindacato unitario e patto dei produttori con la Confindustria. Tarallucci e vino tra Landini e Camusso sulle spoglie di un ceto lavoratore cui erano passati sopra, mentre il sindacato assisteva dalla Tribuna, gli scarponi chiodati dei tempi che corrono: guerre, neoliberismo, austerity, i salari più bassi d'Europa, spazzati via tutti i diritti costati secoli, carcere. botte e morti.



Con l'immancabile e ferma durezza, il sindacalista, da rivale divenuto principe consorte e, infine, sovrano CGIL, è passato dal bluff alla linea seria: manifestazione unitaria sindacato-Confindustria contro questo governaccio del Reddito di Cittadinanza, del decreto Dignità, della Spazzacorrotti, dei supermercati chiusi la domenica, della riduzione e del taglio ai parlamentari, della fratellanza con gli eccellenti Gilet Gialli, degli schiaffazzi al socio spaventapasseri del neo-impero carolingio e al suo ministro di polizia (ma dove li scovano questi ministri di polizia? Vedi foto di quando Monsieur Castaner giocava a poker con certa gente a Marsiglia), del no alle trivelle, della denuncia del colonialismo migrazionigenico e, soprattutto, del riscatto dal gangsterismo fascistoide occidentale con, almeno, il rifiuto di riconoscere il golpe Usa in Venezuela ... A questo "regime di ultra destra" andava fatto quel che a Monti, Letta, Renzi, Gentiloni era stato risparmiato: lotta dura senza paura e manifestazione kolossal a San Giovanni. Così, cazzo, imparano. Scongiuriamo invece, da parte nostra, che non imparino a forza di alti tradimenti di ognuna delle cinque stelle e dell'intera Repubblica quali sarebbero, dopo quelli minori dei banditeschi Tap e Terzo Valico, il TAV e la secessione dei ricchi con l'autonomia alle regioni del Nord.