Jabbar al-Kubaisi è libero

"Gli americani mi accusavano di mobilitare il mondo contro di loro"

Jabbar al-Kubaysi, Segretario generale dell’Alleanza Patriottica Irachena, assieme ad altri importanti prigionieri politici iracheni,  e’ stato rilasciato dalle autorità americane d’occupazione. Forze speciali americane lo sequestrarono a Bagdad la notte del 3 settembre 2004 per trasferirlo nel carcere speciale nei pressi dell’aeroporto (dove è detenuto lo stesso Saddam Hussein).

Nella sua prima dichiarazione all’opinione pubblica internazionae, rilasciataci questa mattina, egli ha denunciato il trattamento disumano a cui, assieme ai suoi compagni, e’ stato sottoposto. I primi dieci giorni dopo la cattura Abduljabbar è stato infatti recluso in una gabbia, bendato e ammanettato. Costantemente interrogato a privato del sonno per diversi giorni. Ogni piu’ piccolo movimento era impossibile perche’ gli provocava delle ferite. Nei primi cinque mesi di detenzione egli e’ stato tenuto in questa piccola gabbia e in totale isolamento. Il cibo era talmente scarso che egli perse ben dodici chilogrammi di peso. Tra la lunga lista delle accuse mossegli, tra cui quella di essere attivo nella Resistenza, spiccava quella di avere un ruolo decisivo nella mobilitazione dell’opinione pubblica mondiale contro l’occupazione del suo paese. L’esercito americano ha cercato in diverse maniere di convincerlo a collaborare, cosa che Jabbar ha sempre categoricamente rifiutato. Alla richiesta di commentare le recenti elezioni in Iraq e il suo rilascio, Abduljabbar ha detto: "E’ ovvio che gli USA ci rilascino, essi non possono vincere la guerra contro la Resistenza, sostentuta dal popolo, così essi ora provano ad usare mezzi politici". Le elezioni sono state usate, secondo Abduljabbar, per mettere le comunità religiose le une contro le altre. Dopo un isolamento quasi totale dal resto del mondo, in soli dieci giorni Abduljabbar ha potuto svolgere in Iraq dozzine di incontri e riunioni. La sua opinione è che la gente che si e’ recata al voto del 15 dicembre ha compreso che esse sono state manipolate: "In poche settimane vedremo la Resistenza venir fuori piu’ forte di prima".

Il campo Antimperialista si congratula con Abduljabbar e l’Alleanza Patriottica Irachena per questo rilascio. Esso e’ un risultato del carattere irriducibile ella Resistenza, come pure della solidarieta’ internazionale espressa dal movimento contro l’occupazione e a sostegno alla Resistena medesima. Continueremo la battaglia a fianco di  Abduljabbar e dell’Alleanza Patriottica, dalla parte della Resistenza irachena, soprattutto per sostenere la creazione di un Fronte unito di liberazione allo scopo di infliggere colpi sempre piu’ duri alla poliica imperiale nordamericana.

Campo Antimperialista

28 dicembre 2005


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