Fermare la Guerra all'Iran prima che sia troppo tardi

Uniamoci ai vescovi Thomas Gumbleton e Filipe C. Teixeira, a Howard Zinn, Harold Pinter, George Galloway, Ramsey Clark, Tony Benn, e tanti altri in una Campagna Internazionale per fermare la Guerra all'Iran.

È con profonda angoscia che osserviamo la crescente minaccia di una nuova guerra USA, questa volta contro il popolo dell'Iran.

I media sono pieni di articoli sulla minaccia nucleare che sarebbe rappresentata dall'Iran e sulla necessità che ne deriverebbe di un'azione militare degli USA.

Questa campagna mediatica richiama alla memoria la gran mole di articoli sulle armi di distruzione di massa che uscirono nei mesi che precedettero l'invasione dell'Iraq.

Nella fase precedente alla illegale invasione dell'Iraq, l'amministrazione Bush affermò che l'Iraq possedeva enormi depositi di armi di distruzione di massa e che avrebbe potuto lanciare un attacco – nucleare, chimico e biologico – contro gli Usa nel giro di 45 minuti.

Il presidente Bush disse che gli Usa dovevano attaccare immediatamente, e non potevano aspettare la prova finale - la cosiddeta "canna fumante" - che avrebbe potuto prendere la forma di un fungo nucleare. Noi tutti sappiamo ora che questa campagna di propaganda fu una completa falsità creata per giustificare la guerra di aggressione.

Adesso assistiamo a una campagna mediatica del tutto simile, con interventi prodotti per giustificare l'azione militare contro il popolo dell'Iran. Il deferimento dell'Iran al Consiglio di Sicurezza dell'Onu rappresenta il preludio di un'azione unilaterale. Esattamente come nel caso dell'Iraq, nessuna delle dichiarazioni del governo USA regge a un'analisi accurata. L'Iran si è sottoposto alle ispezioni più intrusive ed umilianti, ben al di là di quanto richiesto dal Trattato di non proliferazione nucleare. Nessuna delle ispezioni ha trovato qualche traccia che l'Iran stia sviluppando un programma di armamento nucleare.

C'è un solo governo che ha usato le armi nucleari contro le popolazioni civili, ed è il governo del paese che possiede il più grande deposito di armi di distruzionie di massa del pianeta e che - cosa ancora più pericolosa e incredibile - sta sviluppando in questo stesso momento una nuova generazione di armi nucleari tattiche col proposito di usarlo e non solo come deterrente. Si tratta naturalmente del governo degli Stati Uniti d'America. Quando si parla del pericolo delle armi nucleari, come si fa a trascurare le armi ammassate dal Pentagono e la lunga storia di aggressioni e interventi degli USA?

L'Iran ha già molto sofferto per mano degli Stati Uniti. Ricordiamo il rovesciamento del governo democraticamente eletto del dottor Mossadeq da parte degli Usa e il ritorno dello Scià sul Trono del Pavone, "un eccellente lavoro della CIA". Per 25 anni lo Scià ha governato l'Iran col ferro e il fuoco a beneficio delle multinazionali petrolifere statunitensi, prima che il popolo iraniano, a milioni, rovesciasse la sua tirannia pagando un terribile prezzo di vite umane. Per gli ultimi 27 anni poi le sanzioni Usa hanno ostacolato il diritto dell'Iran allo sviluppo e procurato grandi sofferenze al popolo.

È essenziale che tutte le voci contrarie alle devastazioni di una nuova Guerra in Medio Oriente si levino ora. Dobbiamo chiedere con forza la fine della campagna di sanzioni, ostilità e falsificazioni contro il popolo dell'Iran da parte diwashington. Ci opponiamo a ogni nuova aggressione contro l'Iran. Bisogna finanziare il soddisfacimento dei bisogni dell'umanità, non le guerre infinite dell'impero.

Primi firmatari

Le firme si raccolgono presso il sito StopWarOnIran.org, dove è anche disponibile l'elenco aggiornato

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