Mauro Gemma, da FB, 9 febbraio 2019

Oggi abbiamo assistito ad altre inaudite violenze poliziesche (con feriti gravissimi tra i manifestanti) in Francia contro la sacrosanta lotta dei gilet gialli che da mesi non dà segno di cessare. Ma che anzi si rafforza contro l'autocrate-monarca Macron. Avremmo voluto sentire parole di solidarietà da Landini quando, stamane, in un passaggio del suo discorso, ha parlato delle lotte in Europa. Ma purtroppo, non è stato così. Ha preferito parlare d'altro, con le solite lodi (e le solite ipocrisie) per le "magnifiche sorti e progressive" della costruzione imperialista europea che il nuovo segretario generale della CGIL si illude (o fa finta di illudersi) ancora di riformare. E si capisce bene l'entusiasmo del PD che, in tutti gli anni che ha governato portando la responsabilità principale del disastro sociale ed economico in cui versa L'Italia, non è mai stato oggetto di una sola contestazione "unitaria" da parte di quei sindacati confederali che oggi danno sfoggio di una retorica priva di misura (la segretaria della "gialla" CISL ha dato il meglio). Con la benedizione della Confindustria, in piazza con loro, in nome dell'appoggio alle "grandi opere" (Tav e Tap) sostenute oggi anche dal giocoliere Landini.