Alla coda del corteo e non solo di quello

Dunque la manifestazione-corteo dei No B si è tenuta. Forse non saranno state proprio un milione di persone, ma comunque erano tante. Le considerazioni da fare non sono solo sui numeri e sulla riuscita bensì sul significato politico dell'evento, che pure da alcuni era stato messo in evidenza. Si è detto che non c'erano sponsor, almeno dichiarati. Questo è vero, ma fino a un certo punto. Diciamo pure che gli sponsor del 5 dicembre c'erano, ma chi erano? Se si vuole far riferimento a Di Pietro non c'era bisogno di molta immaginazione, in quanto egli è interno alla logica del No B day. Altri ancora, giornalisti e antiberlusconiani della prima ora, hanno certamente concorso a spingere le cose in avanti per la riuscita della manifestazione. Ma la cosa più evidente è che si è colta una tendenza ad affrontare il nodo Berlusconi per il carattere fascistoide e criminale del suo potere.

Milioni di italiani non ci stanno più al gioco della falsa dialettica democratica, capiscono il pericolo e vogliono intervenire. Come e con quali strumenti? Qui sta il punto e si spiega anche il significato del 5 dicembre.

I partiti 'antiberlusconiani' non possono e non vogliono intercettare la spinta allo scontro, alla lotta aperta a un regime come quello instaurato dal padrone di Mediaset, plurindagato, colluso con la P2 e con la mafia. Per far questo dovrebbero scendere in piazza e non solo per un corteo. Vi immaginate un PD che fa questa scelta? Questo partito non è riuscito neppure a esprimere una scelta chiara sulla partecipazione o meno, ovvero tra i ni e le tergiversazioni c'è stato un no chiaro, quello di Bersani, che ha detto esplicitamente che il suo partito non si accoda alle scelte degli altri. Sarebbe facile rispondere che la scelta era scendere in piazza contro Berlusconi e che gli 'altri' era gente che vuole combatterlo. Vi immaginate un luglio '60 in cui un partito antifascista avesse potuto permettersi di dire 'non scendo in piazza con gli altri'?

Noi ci auguriamo che gli elettori facciano pagare a caro prezzo alla verifica elettorale le affermazioni e le scelte di Bersani e ci auguriamo non a vantaggio di quella sinistra di 'alternativa' che anche stavolta si è accodata, ma solo nella speranza di acchiappare qualche voto.

In conclusione, possiamo dire che il 5 dicembre ha sollecitato di nuovo la discussione su nuove prospettive politiche al di fuori dei vecchi schemi e dei vecchi riti.

Erregi

8 dicembre 2009


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