La guerra fascista della NATO

Fidel Castro Ruz

Fonte: Prensa Latina
Link: [qui]
28 marzo 2011


“Non bisognava essere un indovino per sapere quello che avevo previsto con rigorosa accuratezza nelle tre riflessioni che pubblicai nel sito web CubaDebate, tra il 21 febbraio ed il 3 marzo: “Il piano della NATO è occupare la Libia”, “Danza macabra di cinismo”, e “La Guerra inevitabile della NATO.”

Neanche i leader fascisti della Germania e dell’Italia sono stati tanto sommamente sfacciati a causa della Guerra Civile Spagnola scoppiata nel 1936, un episodio che forse molti hanno ricordato in questi giorni.

Sono trascorsi da allora esattamente quasi 75 anni; ma non c'è niente che si possa paragonare ai cambiamenti che hanno avuto luogo in 75 secoli, o se volete, in 75 millenni della vita umana nel nostro pianeta.

A volte sembra che, come tutti quelli che pensano serenamente su questi temi, siamo esagerati. Oserei dire piuttosto che siamo ingenui quando supponiamo che tutti dovrebbero essere coscienti dell'inganno o della colossale ignoranza in cui è stata trascinata l'umanità.

Nel 1936 esisteva un aspro confronto tra due sistemi e due ideologie che approssimativamente si equivalevano nel loro potere militare. Allora le armi sembravano giocattoli paragonate con quelle attuali. La sopravvivenza dell'umanità era garantita, nonostante il potere distruttivo e localmente mortifero delle armi. Città intere, e perfino nazioni, potevano essere praticamente annientate Ma gli esseri umani, nella loro totalità, non potevano essere varie volte sterminati per il potere stupido e suicida sviluppato dalle scienze e dalle tecnologie attuali.

Partendo da queste realtà, sono ridicole le notizie che si trasmettono continuamente sull'impiego di potenti razzi diretti da laser, di totale precisione; cacciabombardieri che duplicano la velocità del suono; potenti detonanti che fanno esplodere metalli induriti con uranio, il cui effetto sulle persone ed i suoi discendenti perdura per tempo indefinito.

Cuba ha esposto nella riunione di Ginevra la sua posizione rispetto al problema interno della Libia. Ha difeso senza vacillare l'idea di una soluzione politica del conflitto in quel paese, e si oppone categoricamente a qualunque intervento militare straniero.

In un mondo dove l'alleanza degli Stati Uniti e delle potenze capitaliste sviluppate dell'Europa si impadronisce sempre di più delle risorse e del frutto del lavoro dei popoli, qualunque cittadino onesto, indipendentemente da quale sia la sua posizione rispetto al governo, si oppone all'intervento militare straniero nella sua Patria.

Il fatto più assurdo della situazione attuale è che prima che incominciasse la brutale guerra nel Nordafrica, in un'altra regione del mondo, a quasi 10 000 chilometri di distanza, si era prodotto un incidente nucleare in uno dei punti più densamente popolato del pianeta dopo un tsunami provocato da un terremoto di forza 9 che ad un paese laborioso come il Giappone è costato già quasi 30 mila vittime. Un incidente così non avrebbe potuto prodursi 75 anni fa. Ad Haiti, un paese povero e sottosviluppato, un terremoto di appena 7 gradi nella scala Richter ha causato più di 300 mila morti, innumerevoli feriti e centinaia di migliaia di feriti. Ma la cosa più terribilmente tragica in Giappone è stato l'incidente nell’impianto elettro-nucleare di Fukushima, le cui conseguenze non sono ancora state determinate.

Citerò solo alcuni titolari delle agenzie di informazione:
“ANSA. - La centrale nucleare di Fukushima 1 sta diffondendo radiazioni eccessivamente forti, potenzialmente letali, ha detto Gregory Jaczko, capo della Nuclear Regulatory Commission (NRC), l'ente nucleare statunitense.”
“EFE. - La minaccia nucleare per la critica situazione di una centrale in Giappone dopo il sisma, ha aumentato moltissimo le revisioni della sicurezza degli impianti atomici nel mondo ed ha portato alcuni paesi a fermare i loro piani.”
“Reuters. - Il devastante terremoto del Giappone e la gravità della crisi nucleare potrebbero generare perdite di fino a 200.000 milioni di dollari nella sua economia, ma l'impatto globale è difficile da valutare per il momento.”
“EFE. - Il deterioramento di un reattore dopo l’altro nella centrale di Fukushima continua ad alimentare oggi la paura di un disastro nucleare in Giappone, senza che i disperati tentativi per controllare una fuga radioattiva aprano uno spiraglio nella speranza.”
“AFP. – L’imperatore Akihito esprime preoccupazione per il carattere imprevedibile della crisi nucleare che colpisce il Giappone dopo il sisma e lo tsunami che hanno ucciso migliaia di persone e ne hanno lasciato 500.000 senza casa. Si registra un nuovo terremoto nella regione di Tokyo.”

Ci sono fonti che parlano di temi ancora più preoccupanti. Alcuni menzionano la presenza di iodio radioattivo tossico nell'acqua di Tokyo in quantità doppia di quella tollerabile per i bambini più piccoli nella capitale giapponese. Una delle fonti dice che le riserve di acqua imbottigliata si stanno esaurendo a Tokyo, città ubicata in una provincia a oltre 200 chilometri di Fukushima. Questo insieme di circostanze determina una situazione drammatica per il nostro mondo.

Posso esprimere i miei punti di vista sulla guerra in Libia con completa libertà. Non condivido col leader di questo paese concezioni politiche o di carattere religioso. Sono marxista-leninista e martiano, come già ho espresso. Vedo la Libia come un membro del Movimento dei Paesi Non Allineati ed uno Stato sovrano dei quasi 200 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Mai un paese grande o piccolo, in questo caso di appena 5 milioni di abitanti, è stato vittima di un attacco tanto brutale per la forza aerea di un'organizzazione bellicista che conta su migliaia di cacciabombardieri, più di 100 sottomarini, portaerei nucleare, e sufficiente arsenale per distruggere numerose volte il pianeta. Tale situazione non l’ha mai conosciuta la nostra specie e non esisteva niente di simile 75 anni fa quando i bombardieri nazisti attaccarono gli obiettivi in Spagna.

Adesso però la screditata e criminale NATO scriverà un “bella” storiella sul suo bombardamento "umanitario".

Se Gheddafi fa onore alle tradizioni del suo paese e decide di combattere, come ha promesso, fino all'ultimo alito insieme ai libici che stanno affrontando i peggiori bombardamenti che mai soffrì un paese, affonderà la NATO ed i suoi criminali progetti nel fango dell'ignominia. I popoli rispettano e credono negli uomini che sanno compiere il loro dovere.

Più di 50 anni fa, quando gli Stati Uniti assassinarono oltre cento cubani con l'esplosione del mercantile “La Coubre”, il nostro popolo proclamò “Patria o Morte”. Ha compiuto, ed è stato sempre disposto a compiere la sua parola. “Chi tenti di impadronirsi di Cuba –ha esclamato il più glorioso combattente della nostra storia - raccoglierà solo la polvere del suo suolo annegato nel sangue.”

Vi prego scusarmi la franchezza con cui ho abbordato il tema.

Ritorna alla prima pagina