Il ghetto di Varsavia del 2007

Khalid Amayreh

Fonte: Globalresearch15 agosto 2007


Nel 1940, alcuni mesi dopo l'invasione della Polonia del settembre 1939, i nazisti costrinsero circa 500.000 ebrei nel ghetto di Varsavia che circondarono con un alto muro. Decine di migliaia morirono di fame e malattie. Alla fine 300.000 furono inviati nei campi della morte, soprattutto a Treblinka, nella Polonia orientale.

In modo del tutto simile Israele sta attualmente imprigionando nella striscia di Gaza circa un milione e mezzo di Palestinesi privi di ogni difesa, in un inferno che ricorda a tutti gli effetti il ghetto di Varsavia. Il campo di concentramento di Gaza non solo è circondato da un muro, ma è provvisto anche di ogni sorta di strumento di repressione, comprese recinzioni elettrificate e torrette di guardia da cui soldati israeliani dal grilletto facile modello Gestapo, prima sparano e poi fanno domande. Migliaia di soldati di Israele circondano Gaza e la chiudono ermeticamente sparando a chiunque cerchi di scappare, cioè di entrare in Israele percercare lavoro o anche cibo


I bambini palestinesi sopravvivono a pane e te

I bambini che giocano a pallone vicino alle odiose recinzioni vengono regolarmente crivellati di colpi e ridotti a brandelli di carne umana dall'"esercito più umano del mondo".

Il risultato di questi intenti genocidi è che migliaia di abitanti della striscia muoiono per l'alimentazione carente e le malattie prodotte dall'anemia. Moltissimi bambini sopravvivono con una dieta del tutto inadeguata a basata sostanzialmente di pane e te.

Questa settimana ho contattato diverse famiglie di Gaza e chiesto di parlare coi bambini. Ke risposte che ho ricevuto sono terribili. Ho parlato con diei bambini e sono rimasto sconvolto dall'apprendere che la loto alimentazione nella settimana appena trascorsa era consistita soprattutto di pane e te, oltre a qualche pomodoro.

Gli adulti e specialmente i genitori cercano di nascondere la portata della tragedia che stanno vivendo e si limitano a un conciso hamdulillah (grazie a Dio). Ma il tono delle loro voci tradice la loro sofferenza.


La striscia di Gaza è il più grande campo di concentramento del mondo

Lo spietato blocco di Gaza non è iniziato a metà giugno, quando Hamas ha preso il controllo di questa ristretta fascia costiera dopo aver sconfitto e neutralizzato le forze di Fatah sostenute dagli americani e guidate da Muhammed Dahlan e consorti che, forti dei dollari e delle armi americane, volevano assassinare i dirigenti di Hamas per avere un certificato di buona condotta dall'amministrazione Bush e da Israele. In effetti Gaza è stata sotto assedio fin dal 2000 quando è scoppiata la seconda intifada o insurrezione palestinese. Fin da allora la gente di Gaza non ha potuto esportare i suoi prodotti e mercanzie.




Il muro in prossimità di Qalqilia
e una torre di osservazione dell'esercito israeliano (Immagini da B'Tselem)


Inoltre Israele, che ha proclamato al mondo la fine dell'occupazione di Gaza, mantiene il controllo totale del confine di Rafah con l'Egitto, facendo così della striscia il più grande campo di concentramento del mondo. In poche parole gli abitanti di Gaza sono ridotti in uno stato molto simile a quello che esisteva nel ghetto di Varsavia. Non hanno lavoro (la disoccupazione a Gaza supera il 70%), non possono andare all'estero, non possono entrare in Israele per lavorare, non possono nemmeno procurarsi il cibo con la pesca, perchè le motovedette israeliane aprono il fuoco contro qualsiasi peschereccio che si allontani più di un miglio dalla costa. Tutte queste misure criminali e draconiane puntano a impoverire ulteriormente la popolazione fino al punto da non riuscire a procurarsi il cibo. La fame e i tormenti inflitti dagli israeliani agli abitanti di Gaza hanno lo scopo dichiarato di costringerli a ribellarsi al governo democraticamente eletto, guidato dal movimento Hamas e a rassegnarsi a un governo Quisling che svenderebbe i diritti nazionali palestinesi, compreso il fondamentale diritto al ritorno dei profughi strappati dalle loro case e villaggi dalle bande ebraiche nel 1948 al momento della creazione di Israele.

Si stima che fino a due terzi degli abitanti di Gaza sia costtuito da profughi. La feroce repressione e le misure repressive contro la popolazione puntano dunque a costringerli a rinunciare al diritto al ritorno alle loro case e paesi in quella che oggi è Israele. E' del tutto evidente che Israele con assoluta regolarità sta trattando la gente di Gaza in modo che ricorda da vicino i metodi usati dai nazisti.

Il governo di Israele, sensibile com'è alle pubbliche relazioni, si adopra affinchè il mondo non si attivi per denunciare il genocidio strisciante di Gaza. Per questo consente l'arrivo a Gaza di limitate quantità di generi alimentari, come farina e olio da cucina, onde evitare di suscitare sdegno a livello internazionale. Ma le forniture sono assai scarse e non soddisfano i bisogni nutrizionali di base della grande maggioranza dei bambini di Gaza.

Purtroppo l'agenzia ONU per i profughi (UNRWA) sembra essere connivente e complice di Israele nel mantenere il massimo silenzio sulla tragedia in corso a Gaza.

Certo di tanto in tanto i funzionari UNRWA rilasciano futili dichiarazioni, avvertendo di una imminente "crisi umanitaria" a Gaza. Ma l'agenzia dell'ONU spesso evita di dire come stanno veramente le cose, probabilmente per timore di irritare Israele e gli Americani, a cui evidentemente non piace che a proposito della situazione a Gaza parole come "affamamento e campi di concentramento" si facciano strada sui media internazionali.

Il principale responsabile della tragedia imposta a Gaza è naturalmente Israele, che può decidere se permettere o meno agli abitanti di Gaza di ottenere cibo e di esportare i loro prodotti, e specialmente le derrate agricole, verso la Cisgiordania, cosa che non costerebbe niente a Israele, ma aiuterebbe gli abitanti di Gaza a ottenere un minimo di reddito per nutrire i loro bambini. Ma Israele, come sempre, ha evidentemente scelto di rimanere fedele a una lunga tradizione di spietatezza e depravazione morale, non diversamente da come i nazisti trattavano le loro vittime.


Abbas e l'amministrazione USA colpevoli come Israele

Israele però non è il solo colpevole in questa tragedia. Gli USA sono in effetti altrettanto criminali [e l'Europa non è da meno, NdT], dato che l'amministrazione Bush preme su Israele per mantenere la pressione su Gaza. I funzionari americani continuano a congratularsi con i loro colleghi israeliani per il "successo" del blocco di Gaza. Mi chiedo che tipo di politici siano quelli che si compiacciono di vedere i bambini che muoiono di fame. Sono esseri umane o bestie cannibalesche? Questa domanda andrebbe rivolta a Condoleeza Rice, il cui comportamento verso il popolo palestinese è probabilmente mille volte peggiore del comportamento del peggiore padrone di schiavi bianco verso i suoi antenati. Forse è ingenuo fare appello al senso di giustizia e di moralità della Rice, dato che i suoi precedenti manifestamente criminali verso i Palestinesi non lasciano dubbi sul carattere amorale e crudele della donna.

Ma se l'amministrazione Bush, che sta provocando un olocausto in Iraq, e Israele, che nel nome del nazionalismo ebraico ha compiuto una pulizia etnica in Palestina, possono essere "compresi", dato che da governi crudeli possono venire solo atti crudeli, il regime palestinese di Mahmoud Abbas non ha alcuna scusa per la sua complicità e connivenza con Israele contro lo stesso popolo che dice di servire. Questo comportamento, compreso il tacito e implicito incoraggiamento a Israele a stringere ulteriormente il blocco di Gaza e mantenere centinaia di migliaia di persone assediate in preda a fame e sofferenze, è tipico dei Quisling e degli agenti di un'occupazione straniera.

Chiaramente Abbas e i suoi consiglieri hanno molto da spiegare al popolo palestinese. Hanno anche molto da farsi perdonare. Almeno se conservano ancora qualche pudore.

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