Primo flop della "rivoluzione" arancione in Ucraina

Dopo pochi mesi dalla sua elezione a presidente dell'Ucraina, Yushenko ha licenziato il governo guidato da Julia Timoshenko, già definita dalla stampa occidentale la pasionaria (ma il paragone sul piano storico non regge minimamente con quello originario di Dolores Ibarruri, eroina della guerra antifranchista!), perché accusato di corruzione.

In verità di corruzione e di imbrogli sono stati tutti responsabili i leaders che si sono succeduti dalla proclamazione dell'indipendenza dopo lo scioglimento dell'Urss, deciso anche da Kravciurk (allora alla guida dell'Ucraina) nel Dicembre del 1991.

Dietro quegli eventi ci sono stati i soldi delle multinazionali e dei finanzieri d'assalto, tipo Soros, per organizzare manifestazioni elettorali di massa (colorate sull'arancione in Ucraina e con altre tinte altrove!), spostando con pullman e camion orde di manifestanti che bivaccavano nelle città ucraine provenienti dalla Polonia o dalla Georgia. Ci sono stati gli imbrogli (nascosti dalla stampa locale ed internazionale) dei diversi leader per darsi prestigio e la televisione ha diffuso cose inventate, presentando i leaders come grandi figure: Yushenko, ad esempio, che aveva fatto una cura sbagliata per dimagrire e ringiovanire, utilizzando speciali creme per la pelle che lo hanno sfigurato in volto, s'è inventato un attentato al veleno da parte dei servizi segreti russi e la Timoshenko si è costruita un curriculum come perseguitata politica, sin dall'epoca sovietica.

Ma, finite le manifestazioni e conquistato il potere, questi gruppi dirigenti hanno dovuto governare e non è stato facile mantenere con gli elettori tutte le demagogie propinate in campagna elettorale. Così come, nella relazione con gli Usa e l'U.E. dalle relazioni fra eguali pronunciate da entrambe le parti (al momento delle elezioni!), si è passati alla subordinazione nei confronti dell'imperialismo (accettando la legge dello scambio economico diseguale!) e quindi alla perdita dell'indipendenza e della dignità nazionali.

Lo hanno ampiamente dimostrato, prima di Yushenko e Timoshenko, i vari Eltsin, Shevarnadze, Kuchma, Giukasvili ed altri apostoli orientali della "democrazia occidentale".

9 settembre 2005

G. A.


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