G8 e contraddizioni tra grandi potenze

Sabato scorso, come è noto, in rapporto alla prossima riunione del G8 che discuterà la questione del debito dei paesi poveri, è stato organizzato un concerto internazionale di musica con la partecipazione di centinaia di migliaia di giovani in diverse grandi città. Un'iniziativa che indubbiamente serve solo a richiamare l'attenzione ed a fare avere la coscienza a posto per gli aderenti, dimenticando che indipendentemente della propria coscienza il mondo giovanile è diventato un importante ingranaggio di quel vasto aspetto della mercificazione capitalistica che fa consumare sempre dippiù ed alimenta oltre lo sfuttamento di classe diretto sul luogo di produzione anche lo scambio ineguale che porta i paesi ricchi ad appropriarsi delle risorse dei paesi poveri.

Ieri 3 luglio vi è stato un vertice informale nelle vicinanze di Kaliningrad tra Russia, Francia e Germania per adottare una linea comune, di tipo "riformistico" in contrapposizione alla linea americana che vuole estendere l'egemonismo, scaturito dopo il crollo dell'Unione Sovietica, rispetto alla gravità del problema che non è nient'altro che una conseguenza dello sfruttamento di classe sul piano internazionale e come tale si può risolvere annullando il debito, abolendo questo sfruttamento ed elaborando degli accordi economici e commerciali paritari tra paesi, indipendentemente dalle loro dimensioni e dalla loro potenza.

Il 2 luglio a Kaliningrad, importante base militare navale ex sovietica ed ora russa, vi è stata una parata militare per celebrare il 750º anniversario della città, con la presenza di capi di stato stranieri (mancavano quelli della Polonia e della Lituania!). Detta città nel corso della sua esistenza è stata occupata dalla Prussia, dalla Polonia o dalla Lituania (più che come Stato autonomo storicamente consolidato la Lituania si può considerare semplicemente un principato legato od occupato da Prussia, Polonia, Svezia, ecc.per finire all'occupazione nazista!) e viene esplicitamente rivendicata, dagli ultimi due paesi apertamente, dopo la loro adesione all'Unione Europea, e da altri sottobanco magari nella forma di territorio libero dell'U.E.. Kaliningrad, come è noto, è ritornata alla Russia e quindi è diventata città sovietica dopo la seconda guerra mondiale assumendo questo nome (si chiamava Königsberg durante l'occupazione prussiana) in onore del primo presidente del Soviet supremo dell'Urss Kalinin. Per la cronaca, Putin sulla questione dell'enclave di Kaliningrad è stato intransigente, a differenza di Eltsin e Gorbacev che erano possibilisti.

Sempre in occasione del G8 la visita ufficiale del presidente cinese Hu Jintao a Mosca nei giorni scorsi ha permesso di rinsaldare il partenariato strategico russo-cinese e di affrontare argomenti di respiro internazionale, mentre fra qualche mese, per la prima volta dopo circa un cinquantennio, si svolgeranno esercitazioni militari comuni tra i due paesi e dopo Mosca e Kaliningrad Hu Jintao è andato in Kazakistan ed andrà in altre repubbliche ex-sovietiche.

I fatti elencati attestano il grande disordine esistente sotto il cielo, anche se i continui vertici fra capi di stato e le coalizioni cosiddette antiterrorismo, nella versione più ampia quella per l'Afghanistan ed in versione ristretta, o per meglio dire filo-americana, quella per l'Iraq fanno apparire il contrario.

4 luglio 2005

G. A.


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